La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata raggiunta da un avviso di garanzia per la vicenda del rimpatrio di Osama Elmasri (detto Almasri). Ad annunciarlo, con un video sui social (qui il link https://fb.watch/xoMaE8clC8/), è stata la stessa leader di Fratelli d’Italia. Oltre a Giorgia Meloni sono stati iscritti sul registro degli indagati della Procura di Roma anche i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, così come il sottosegretario Alfredo Mantovano.
Come già in altre occasioni, di fronte a un momento di difficoltà per il suo governo, la Meloni sceglie di giocare in attacco: “La notizia di oggi è questa il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino Almasri avviso di garanzia inviato anche al ministro Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano presumo al seguito di una denuncia che è stata presentata dall’avvocato Luigi Ligotti ex politico di sinistra molto vicino a Romano Prodi conosciuto per avere difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”.
Giorgia Meloni afferma di non essere ricattabile e che non si farà intimidire da questa vicenda.
Almasri era stato tratto in arresto su iniziativa della polizia giudiziaria italiana (in data 19 gennaio 2025) in forza del mandato di arresto spiccato dalla Corte Penale Internazionale. E’ accusato di essere stato a capo dell’organizzazione dei centri di prigionia allestiti a Tripoli (nello specifico la prigione “Mitiga”), ove migliaia di persone furono detenute per lunghi periodi e, anche in forza di ciò, sospettato della commissione di crimini contro l’umanità e crimini di guerra a partire dal 2015.