Trapani volta pagina. Dopo anni di incertezze, i conti del Comune sono finalmente in ordine, aprendo la strada a una nuova stagione di investimenti e progetti per una città più moderna e sostenibile. Abbiamo incontrato l’assessore al Bilancio, Alberto Mazzeo, per fare il punto della situazione e scoprire cosa riserva il futuro per Trapani.
Assessore Mazzeo, partiamo da un dato di fatto: i bilanci sono stati approvati. Un traguardo importante, soprattutto considerando le difficoltà legate alla scissione del comune di Misiliscemi. Qual è il quadro che emerge dal rendiconto 2023?
“Assolutamente. La scissione di Misiliscemi ha rappresentato una sfida significativa, ma siamo orgogliosi di poter affermare che abbiamo superato brillantemente questo ostacolo. Il rendiconto 2023 sancisce la piena salute finanziaria del Comune di Trapani. Registriamo un avanzo di amministrazione di circa un milione e mezzo di euro per le spese correnti e di circa 5 milioni di euro per le spese in conto capitale. Gli accantonamenti sono regolari, sia quelli vincolati per legge che quelli per i debiti fuori bilancio. Abbiamo circa 80 milioni di euro depositati in Banca d’Italia e, soprattutto, per il 2024 possiamo certificare il rispetto dello stock del debito, pagando tutti i debiti entro i termini di legge, ovvero entro il 31 dicembre 2023. Questo è un segnale di grande responsabilità e buona gestione”.
Quindi, conti a posto e via libera alla programmazione. A che punto siamo con gli altri documenti contabili e quali sono le priorità per il futuro?
“Il consolidato 2023 è già stato esitato dalla Giunta i primi di dicembre e trasmesso al Consiglio comunale, prevediamo l’approvazione entro il 20 gennaio. La bozza del previsionale 2025/2027 è già alla mia attenzione e, dopo aver aggiunto le manovre di novembre e dicembre, contiamo di adottarlo in Giunta e inviarlo al Consiglio entro gennaio. Per quanto riguarda il Consuntivo 2024, siamo nei termini di legge, con approvazione prevista entro il 30 aprile 2025. Questo documento, come sapete, raccoglie i saldi dei conti di gestione di tutti gli uffici comunali”.
Con questa ritrovata stabilità finanziaria, quali sono le opere che partiranno a breve e quali sono le linee guida per la Trapani del futuro?
“Alcune opere pubbliche, finanziate con fondi extra comunali, sono già in corso. Come annunciato dall’assessore ai Lavori Pubblici Enzo Guaiana, sono partiti interventi nel centro storico e proseguono i lavori per la sistemazione di impianti sportivi e scuole, grazie soprattutto a fondi esterni come PNRR, Agenda 2000 e finanziamenti regionali. Ora, con i fondi comunali, andremo a finanziare ulteriori opere previste nel Piano triennale delle opere pubbliche e, naturalmente, investiremo nella manutenzione ordinaria di strade, marciapiedi, verde pubblico e nella lotta all’abbandono dei rifiuti, un problema che costa alla comunità circa due milioni di euro l’anno”.
Lei ha parlato di una Trapani del futuro. Quali sono le caratteristiche principali di questa visione?
“Con i conti finalmente in ordine, possiamo intervenire su criticità che da anni attendono una soluzione e iniziare a costruire la Trapani del futuro: una città più snella, green e a misura d’uomo. La politica definirà i prossimi interventi nel bilancio previsionale 2025/2027, con l’obiettivo di cambiare il volto della nostra città. Vogliamo una Trapani che guarda alla sostenibilità ambientale, con interventi mirati alla riqualificazione urbana, alla mobilità sostenibile e alla valorizzazione del territorio”.
Potrebbe fornirci qualche dettaglio in più sui progetti in corso e su quelli futuri?
“Certamente. Oltre agli interventi già avviati nel centro storico, che prevedono il rifacimento di strade e piazze, e alla riqualificazione di impianti sportivi come il Campo Sportivo “Sorrentino” e le scuole cittadine, stiamo lavorando a progetti per la mobilità sostenibile, con la nuova pista ciclabile e il potenziamento del trasporto pubblico. Inoltre, puntiamo molto sulla valorizzazione del nostro patrimonio culturale e ambientale, con interventi di recupero di edifici storici e la creazione di nuovi spazi verdi”.