L’ex assessore regionale all’agricoltura Luca Sammartino è stato assolto dall’accusa di corruzione elettorale. Per la quarta sezione del Tribunale di Catania, “il fatto non sussiste”. A Sammartino veniva contestato un accordo intercorso assieme all’altro imputato nel processo, Girolamo Brancato ritenuto vicino al clan dei Laudani, che sarebbe consistito nel mettere assieme un pacchetto di voti in vista delle elezioni regionali del 2017. Il favore in campo sarebbe stato lo spostamento di una cabina telefonica che era piazzata di fronte l’attività commerciale della moglie di Brancato – una pizzeria – e che sarebbe stata d’intralcio ai lavori di ammodernamento del locale che si trova in territorio di Mascalucia.
Per Sammartino e Brancato la Procura aveva chiesto la condanna a 2 anni di reclusione. L’esponente leghista ha espresso soddisfazione per la sentenza, ringraziando i proprio legali, gli avvocati Carmelo Peluso e Giovanna Vinci.
Sammartino è coinvolto anche in un’altra vicenda, avvenuta a Tremestieri Etneo. E’ accusato di avere favorito il proprietario di una farmacia contro un suo concorrente in cambio di un appoggio elettorale per Caterina Chinnici alle Europee del 2019 (la quale è però completamente estranea all’inchiesta). Sammartino è anche accusato di avere ottenuto le confidenze di due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura riguardo ad indagini nei suoi confronti. In seguito a tali indagini era stata disposta la sospensione di Sammartino dalla carica di deputato regionale. Di conseguenza, l’esponente del Carroccio ha deciso di dimettersi da assessore del governo Schifani.