Ponte sullo Stretto, a breve l’approvazione definitiva. Conflavoro: “Senza collegamenti la Sicilia perde miliardi”

redazione

Ponte sullo Stretto, a breve l’approvazione definitiva. Conflavoro: “Senza collegamenti la Sicilia perde miliardi”

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mercoledì 08 Gennaio 2025 - 07:21

Conflavoro Sicilia rinnova il suo forte sostegno alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, progetto che, secondo le dichiarazioni recenti del vicepremier Matteo Salvini, dovrebbe ricevere l’approvazione definitiva entro le prime settimane dell’anno, tra gennaio e febbraio. Il segretario regionale e vicepresidente nazionale di Conflavoro Sicilia, Giuseppe Pullara, sottolinea l’importanza di questa infrastruttura come un’opportunità fondamentale per la crescita economica e l’occupazione non solo per la regione, ma per l’intero Paese.

Il centro studi di Conflavoro Sicilia, in collaborazione con quello nazionale, ha recentemente elaborato stime ottimistiche sull’impatto del ponte. Secondo Pullara, «Ogni anno, lo Stretto viene attraversato da circa 100 mila corse di traghetti, con 11 milioni di passeggeri, 2,8 milioni di veicoli leggeri, 1,8 milioni di veicoli pesanti, oltre 60 mila carri ferroviari e 6,3 milioni di tonnellate di merci». Tuttavia, la mancanza di adeguati collegamenti fa perdere annualmente alla Sicilia circa 6,5 miliardi di euro, pari al 7,4% del PIL regionale. Inoltre, i costi elevati dei collegamenti attuali rendono la Sicilia una delle regioni con i trasporti più costosi d’Italia. Tali carenze infrastrutturali influenzano negativamente anche settori vitali per lo sviluppo economico della regione, primo fra tutti il turismo. «La Sicilia possiede il 26% del patrimonio culturale italiano – afferma Pullara – e considerando che l’Italia detiene circa il 75% del patrimonio mondiale, è evidente che la Sicilia potrebbe essere una delle mete turistiche principali. Ma i collegamenti insufficienti compromettono la valorizzazione di questo immenso patrimonio storico e culturale».

Pullara conclude ricordando che, pur riconoscendo l’importanza del Ponte, questo non sarà sufficiente da solo: «Occorre un piano integrato che preveda anche la ristrutturazione e la costruzione di nuove infrastrutture interne. Siamo ottimisti e crediamo che il Ponte possa essere il motore per una rivoluzione infrastrutturale che includa tutto il sistema dei trasporti della regione».

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