Un deputato del PD, Calogero Leanza, risulta inadempiente rispetto al contributo mensile di 500 euro richiesto a tutti gli eletti all’Assemblea Regionale Siciliana (Ars). Secondo le ultime rilevazioni, il suo debito nei confronti del partito ammonta a diverse migliaia di euro. Leanza ha dichiarato di aver versato una parte delle quote, ma di aver interrotto i pagamenti poiché non ha mai ricevuto un bilancio dettagliato. Questa situazione evidenzia il clima di tensione che attraversa il PD in questo periodo. Non è l’unico a dovere soldi al partito: una recentissima segnalazione, partita da Palermo e giunta a Roma in seguito al confronto sul congresso, ha rivelato che tutti i deputati eletti all’Ars risultano morosi, ad eccezione di Valentina Chinnici, Antonello Cracolici e Nello Dipasquale. Anche altri membri, come Giovanni Burtone, Tiziano Spada e Fabio Venezia, si trovano nella stessa situazione. Venezia, in particolare, è visto come un potenziale candidato alla guida del partito, in un contesto in cui il gruppo parlamentare all’Ars, ormai critico nei confronti del segretario Anthony Barbagallo, cerca di riallinearsi in vista del congresso previsto per marzo-aprile.Tuttavia, il fatto che Venezia non sia in regola con i versamenti potrebbe precludergli la possibilità di candidarsi. Recentemente, tra i deputati di area Bonaccini, si sta riproponendo l’idea di lanciare come possibile successore di Barbagallo anche Giuseppe Lupo, creando così nuove dinamiche interne al partito in un momento di chiara incertezza e cambiamento.
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