Torna il concorso “Il Presepe più bello – Città di Marsala”

redazione

Torna il concorso “Il Presepe più bello – Città di Marsala”

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mercoledì 11 Dicembre 2024 - 07:00

Resta immutabile nel tempo il fascino del presepe. Tanto delicata, umile e suggestiva l’ambientazione, tanto forte il suo messaggio d’amore e speranza. Una tradizione che affonda le radici in un tempo lontano, ma sempre viva, sempre attuale. Sarà anche per questo che, anno dopo anno, il concorso Il presepe più bello – Città di Marsala continua a riscuotere successo e adesioni. Nato nel 2006 da un’idea di Enrico Piccione e oggi organizzato dall’associazione Stella di Betlemme, è giunto quest’anno alla sua 19° edizione. Un complesso lavoro organizzativo, portato avanti con passione, l’ha reso un appuntamento immancabile: una divertente sfida per chi partecipa e uno spettacolo per chi ammira le tante creazioni, capaci di stupire per il sapiente gioco di scene, luci, colori. 

Un’iniziativa che tuttavia rischiava di rimanere un caso isolato. Nel 2007 infatti purtroppo l’ideatore Enrico Piccione è venuto a mancare. Ma Calogero Ferreri, il vincitore di quella prima sperimentazione, decise di prendere in mano le redini di un progetto così brillante, così carico di emozioni. “A casa mia c’era la tradizione di fare un enorme presepe-  racconta Calogero Ferreri ripercorrendo quei momenti – Chi realizza il presepe lo fa per una gioia propria, per sé e la propria famiglia. Ma, in occasione della nostra vittoria, arrivarono tante persone: giornalisti, architetti, l’allora assessore al ramo. Fu una grande emozione. Avevo appena 20 anni e mi dispiaceva che il concorso si fermasse. È stata una scommessa”, ricorda oggi.

Adesso Ferreri è vicepresidente dell’associazione Stella di Betlemme. A presiederla è Padre Filippo Romano, rettore della Chiesa di Sant’Antonio da Padova. Al successo dell’iniziativa collaborano anche Patrizia Martinico, più volte direttrice artistica del concorso, e Enzo Amato che cura la parte social.  Sempre presente anche la famiglia di Enrico Piccione, alla cui memoria è dedicato il concorso. La figlia Aurelia da anni è ormai parte della stessa associazione. 

“La prima edizione che ho curato è stata molto complessa” – racconta Ferreri. Il concorso ha un iter ben preciso che prevede diverse fasi. Inizialmente i referenti dell’organizzazione si recano a casa di ciascun concorrente per acquisire le immagini del presepe in gara ed assegnare un codice numerico. Una volta concluso questo primo step, la giuria valuta le varie creazioni attraverso il materiale fotografico e multimediale. In un momento successivo, si procede alla visione in presenza del presepe. In gruppo, la giuria si sposta quindi di casa in casa, di presepe in presepe, da una parte all’altra della città. Ed infine arriva la classifica dei premiati. Ogni anno inoltre si aggiungono dei premi speciali per categoria, che possono esaltare l’originalità delle scene, la complessità dei movimenti o altri aspetti di particolare rilievo. Della giuria, composta da architetti e esperti di presepe, fa parte anche il vincitore dell’edizione precedente che non può gareggiare. “La sua presenza è una garanzia di trasparenza”, sottolinea Ferreri. 

Il concorso è aperto a tutte le famiglie che hanno voglia di cimentarsi. “È una competizione gioiosa dove vengono presi in esame diversi elementi, ma ciò che conta è il messaggio che il presepe trasmette. Per chi fa il presepe a casa, la cosa più importante è la Natività, l’arrivo di Gesù nelle nostre case e nei nostri cuori. La rilevanza che, nel presepe, si dà alla Natività è un elemento che la giuria valuta subito”, spiega Ferreri.  Tanti ogni anno i partecipanti, anche cinquanta in alcune edizioni. A caratterizzare i presepi che in questi anni hanno vinto ci sono l’originalità della creazione e l’artigianalità, la capacità di fare con le mani e con il cuore. “Comprare è facile, noi cerchiamo chi cura i dettagli, chi ci mette passione, chi vi dedica tempo. C’è molta arte in questi lavori”. Ne è un esempio il presepe biblico che raccontava tutta la vita terrena di Gesù, dalla nascita alla crocifissione, incastonato all’interno di un tronco di legno. Spazio anche all’inventiva e all’innovazione laddove contenga quella scintilla di comunione fraterna che il Natale accende e rinnova. 

Tra i partecipanti che hanno segnato la storia del concorso c’è anche Rosalba Catalano. “Non si è mai classificata nei primi posti, ma ha saputo interpretare la natività in maniera memorabile – ricorda Ferreri –  Le abbiamo conferito diversi premi di categoria. Una volta, ha presentato Gesù nasce in guerra. E, in un’altra occasione, Gesù nasce a Lampedusa. In quel presepe, Gesù bambino era posto sopra un salvagente”. Racconti e ambientazioni per ricordare che Natale è ovunque, in Italia come in Ucraina o su un gommone. Nel tempo sono state introdotte diverse novità. Da qualche anno, ad esempio, l’associazione coinvolge anche le scuole con dei concorsi ad hoc, dalla presentazione di disegni alla poesia: un modo per fare appassionare anche i giovani e far crescere la sensibilità verso il presepe. Tutte le foto dei presepi in gara vengono inoltre caricate sulla pagina Facebook dell’associazione che conta oggi più di cinque mila follower. Lì c’è un concorso parallelo che premia il presepe con più like, il “più cliccato”.

“Abbiamo cercato d’incentivare la voglia di fare il presepe a casa. Il Natale è diventato una festa molto commerciale, ma non dobbiamo perderne il vero significato. Può essere l’occasione anche per parlare ai bambini della nascita di Gesù, del perché festeggiamo il Natale”. Nel tempo Il presepe più bello è diventato una tradizione. “Si è creato un bel clima. Uniti da questa passione, siamo diventati una grande famiglia di cui fanno parte anche tutti i vincitori delle edizioni passate. C’è anche chi è entrato in associazione”, racconta Ferreri. “È un incontro con le famiglie, molto semplice, nel calore della vita – sottolinea Padre Filippo – Il Natale ci porta questa gioia, una gioia che ci mette in comunione uno con l’altro. Il mondo di oggi ci trascina nella solitudine. Cristo invece fa incontrare le persone. Non solo a Natale, ma tutto l’anno. Con l’augurio che torni la pace”. Le iscrizioni per l’edizione di quest’anno partiranno il giorno 8 dicembre. Pronti a scegliere il più bello?

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