“La situazione è grave e richiede un’azione immediata. Non possiamo permetterci di assistere inermi alla distruzione di un settore che non solo rappresenta una parte significativa della nostra economia, ma che incarna anche la storia, la cultura e l’identità delle nostre comunità rurali”. I sindaci di Marsala (Massimo Grillo), Mazara del Vallo (Salvatore Quinci) e Petrosino (Giacomo Anastasi), come preannunciato nei giorni scorsi, hanno sottoscritto una nota congiunta in merito alla crisi del settore agricolo. Dopo il vescovo Angelo Giurdanella, anche i tre primi cittadini sottolineano la propria preoccupazione per la fase che sta vivendo il comparto, tra le difficoltà dei coltivatori e quelle delle cantine sociali.
“Serve un piano straordinario di aiuti economici – aggiungono i tre amministratori – misure fiscali adeguate e politiche di sostegno che permettano alle aziende vitivinicole e alle cantine sociali di rialzarsi e tornare a essere protagoniste del nostro futuro. La dignità del lavoro agricolo, la sopravvivenza delle nostre tradizioni e il futuro delle nostre famiglie dipendono dalle scelte che faremo oggi”. In particolare, Grillo, Quinci e Anastasi chiedono un tavolo tecnico presso la Presidenza della Regione, in cui riunire tutti i portatori di interesse (associazioni di categoria, istituzioni locali, cantine sociali, rappresentanti delle aziende agricole), auspicando “un dialogo serio e costruttivo” per individuare “misure urgenti e concrete per affrontare l’emergenza”.
Nella lettera, i tre sindaci fanno riferimento anche a un pacchetto di proposte per affrontare la crisi: Distribuzione dei fondi già disponibili, nelle norme nazionali e regionali di riferimento, per il ristoro parziale dei danni subiti dalle aziende viticole a causa della peronospora e degli eccessi termici del 2023; Stanziamento di fondi straordinari per sostenere le aziende viticole colpite nel 2024, garantendo così la sopravvivenza del settore; Attivazione di misure straordinarie per l’irrigazione e la gestione idrica, al fine di limitare i danni della siccità e salvaguardare le coltivazioni; Elaborazione di un piano di emergenza per il recupero e la protezione del territorio, con l’obiettivo di preparare il settore vitivinicolo alle sfide future; Misure di compensazione per le perdite di reddito delle imprese viticole; Ristrutturazione del Debito e Accesso al Credito per le Cantine Sociali; Attivazione degli aiuti previsti dal D.Lgs. n. 102/2004 e successive modificazioni.
“Le risorse necessarie – sottolineano i tre sindaci – vanno sicuramente richieste in parte al Governo Nazionale per far fronte all’eccezionalità degli eventi. Comunque, anche il Governo Regionale deve prendere atto dell’eccezionalità della crisi destinando ingenti risorse dalle variazioni di bilancio che saranno approvate nei prossimi giorni. La nuova manovra finanziaria su cui il Governo Regionale sta già discutendo sarà, infatti, un primo banco di prova per dare immediate risposte alla nostra viticultura. Senza interventi immediati, le conseguenze saranno devastanti: l’abbandono delle terre, la chiusura di migliaia di aziende, la fine di una tradizione vitivinicola secolare, e un colpo irreparabile all’economia della Sicilia Occidentale. Non è più possibile tollerare l’inerzia di fronte a una crisi di tale portata. L’indifferenza non può essere un’opzione di fronte a una crisi che minaccia il futuro di tutti”.