Urinare prima del rapporto: perché i medici lo sconsigliano

redazione

Urinare prima del rapporto: perché i medici lo sconsigliano

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lunedì 26 Agosto 2024 - 10:07

È una pratica comune per molte donne andare in bagno prima di un rapporto sessuale, spesso per evitare la scomodità di dover trattenere la pipì durante l’intimità. Tuttavia, recenti studi e indicazioni mediche suggeriscono che questa abitudine potrebbe non essere ottimale per la propria salute.

Infatti, urinare prima del rapporto sessuale è spesso sconsigliato dai medici poiché potrebbe aumentare il rischio di sviluppare cistite, un’infiammazione della vescica molto comune nelle donne sessualmente attive. Questa condizione infiammatoria, sebbene sia risolvibile attraverso vari approcci terapeutici – e in merito gli esperti di Dimann spiegano nel loro blog quanto dura il trattamento per la cistite post coitale – può comportare sintomi fastidiosi come dolore e bruciore durante la minzione, oltre a una frequente necessità di urinare.

In questo articolo, vediamo nel dettaglio perché urinare prima del rapporto potrebbe non essere la scelta migliore per la salute urinaria e come invece adottare alcune precauzioni, come urinare dopo il rapporto, possa contribuire a prevenire fastidiose infezioni.

Perché evitare di urinare prima del rapporto?

Molte donne credono erroneamente che trattenere l’urina durante un rapporto sessuale possa essere dannoso o scomodo. Di conseguenza, spesso scelgono di svuotare la vescica prima di iniziare l’attività sessuale. Tuttavia, questa pratica potrebbe aumentare il rischio di sviluppare infezioni del tratto urinario (UTI), una condizione comune e dolorosa.

Il motivo di questa raccomandazione è semplice: durante il rapporto sessuale, i batteri presenti nell’area genitale, in particolare quelli vicino all’apertura uretrale, possono essere spinti verso l’interno dell’uretra. Se la vescica è già vuota, non c’è alcuna “spinta” successiva per espellere questi batteri.

Questo lascia i microrganismi più tempo e opportunità per proliferare, portando a infezioni successive. Tra le infezioni che si manifestano maggiormente c’è proprio la cistite post-coitale che colpisce molte donne e che porta a fastidi e bruciori dovuti proprio ai batteri che entrano nell’uretra durante il rapporto sessuale.

La cistite post-coitale: un rischio concreto

Una delle forme più comuni di infezione urinaria legata all’attività sessuale è la cistite post-coitale, nota anche come “cistite della luna di miele”. Questo tipo di cistite si verifica quando i batteri entrano nell’uretra durante il rapporto sessuale e si moltiplicano all’interno della vescica, causando infiammazione e dolore.

I sintomi della cistite post-coitale includono una frequente necessità di urinare, dolore o bruciore durante la minzione, e una sensazione generale di disagio nell’area pelvica. Sebbene non sia una condizione grave, può essere estremamente fastidiosa e, se non trattata, può portare a complicazioni più serie, come infezioni renali.

Per ridurre il rischio di cistite post-coitale, i medici consigliano di urinare anziché prima subito dopo il rapporto sessuale. Questa semplice abitudine aiuta a “lavare via” i batteri che potrebbero essere entrati nell’uretra durante l’attività sessuale, riducendo la possibilità che si sviluppi un’infezione. Inoltre, bere molta acqua durante la giornata può aiutare a mantenere il tratto urinario pulito e a prevenire l’accumulo di batteri in eccesso.

Come si può curare la cistite post-coitale

La cistite post-coitale può essere curata efficacemente con un approccio combinato di farmaci e cambiamenti nelle abitudini quotidiane. In caso di infezione accertata, il medico può prescrivere antibiotici specifici per eliminare i batteri responsabili. È importante completare l’intero ciclo di antibiotici per prevenire ricadute.

Oltre ai farmaci, è consigliabile bere molta acqua per aiutare a sciacquare via i batteri dalla vescica e urinare immediatamente dopo ogni rapporto sessuale per ridurre il rischio di nuove infezioni.

L’adozione di abitudini igieniche corrette, come pulirsi sempre da davanti a dietro e utilizzare saponi delicati non irritanti, può ulteriormente prevenire recidive.

Nei casi più frequenti o gravi, il medico potrebbe suggerire un trattamento preventivo a base di antibiotici da assumere dopo i rapporti sessuali o quotidianamente per un periodo limitato al fine di contrastare al meglio questa problematica.

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