In un anno il Consiglio comunale di Marsala ha approvato mozioni su alcune iniziative socio-sanitarie interessanti. Tra queste quella di realizzare un Cafè Alzheimer, ovvero un Centro in cui le famiglie e i pazienti affetti da demenza possono trascorrere alcune ore sotto l’occhio vigile di personale specializzato. Non si può dire di certo che non sia una lodevole presa di posizione ma, di contro, a questa non corrisponde una solerte operosità da parte del Comune. Ad un anno di distanza facciamo il punto sul Centro Sollievo o Cafè Alzheimer per capire in che direzione sta andando quel progetto a cui la nostra testata aveva dato impulso mettendo l’Assise Civica e il Comune guidato da Massimo Grillo – oltre a quello di Petrosino che successivamente ha abbracciato l’iniziativa assieme alla mozione votata positivamente dal Consiglio – nelle condizioni di poter incontrare gli esperti del settore che a Verona lavorano costantemente in un Cafè Alzheimer, tra cui proprio un luminare della materia, il professore Giuseppe Gambina, Membro Esperto del Tavolo Istituzionale per il monitoraggio e implementazione del Piano Nazionale Demenze, del Ministero della Sanità/Istituto Superiore di Sanità.
L’11 agosto del 2023, il sindaco Massimo Grillo ha concordato con l’allora Commissario dell’ASP Vincenzo Spera, di incontrare un gruppo di consiglieri che portano avanti l’iniziativa “Alzheimer Café”, ovvero Flavio Coppola, Rosanna Genna e Walter Alagna, condivisa poi da Palazzo VII Aprile e da Petrosino. Grillo si era detto disponibile a collaborare mettendo a disposizione dell’Asp i locali per ospitare il Centro. Da lì è nato un progetto scritto dal dottor Gambina e dal suo staff, assolutamente in maniera libera, che prevedeva come realizzare il Centro e quali costi prevedere per il suo mantenimento (circa 15mila euro annui). I primi giorni del mese di dicembre scorso, al Complesso San Pietro, si è svolto anche un convegno dal titolo “La Città e l’Alzheimer” organizzato dai comuni di Marsala e Petrosino in collaborazione con l’Associazione Familiari Malati di Alzheimer di Verona, alla presenza di consiglieri comunali, del sindaco petrosileno Giacomo Anastasi, del deputato regionale Stefano Pellegrino, del Presidente dell’Ordine dei Medici trapanesi e di alcuni dottori e dirigenti dell’Azienda Sanitaria provinciale. Quello che si esaminava era l’esempio del Cafè Alzheimer di Verona che avrebbe potuto realizzarsi anche a Marsala.
Ma da allora ad oggi, di quel progetto neppure l’ombra. Solo un foglio. Nel frattempo la vice sindaca Valentina Piraino, che si stava mobilitando in tal senso, lascia l’incarico e arriva un nuovo assessore, Giusy Piccione, che sta analizzando praticamente da zero, la vicenda., dopo un incontro informale nei giorni scorsi con il consigliere Coppola e col dottor Gambina. “Venerdì prossimo incontrerò i delegati delle associazioni per disabili per parlare del servizio trasporto presso i centri di riabilitazione. Lì avrò modo di parlare anche di un centro per malati di Alzheimer – fa sapere l’assessora -. Ho già parlato con un familiare e so quanto sia importante in Città un supporto per tali malattie progressive. Io posso dare il mio impulso e supporto ma tutte le parti coinvolte devono fare la loro”.
In pratica bisogna prima di tutto individuare o fondare un’associazione che fornisca il personale socio-sanitario adeguato, anche tramite l’Asp. E’ necessario che la prestazione lavorativa venga remunerata, quindi ci vogliono dei fondi che, in quota parte, i comuni e l’Azienda sanitaria potrebbero sostenere. Altro step è trovare i locali per ospitare il Centro, anche temporaneamente. “Il progetto per motivi di tempistiche non è inserito nel Piano di Zona, ma solo nel DUP. A giorni a Petrosino parteciperò a un incontro del Comitato dei sindaci e affronterò il tema in quella sede”, afferma la Piccione. In sintesi, sulla carta c’è tutto ma in pratica non c’è nulla. Nel frattempo le tante famiglie di malati con Alzheimer aspettano, proprio loro che non hanno più cosa aspettarsi se non un pò di aiuto, di comprensione, di serenità.