Scrive Alberto Di Girolamo sulla crisi della Giunta Grillo: “In un Paese normale il sindaco si sarebbe dimesso”

redazione

Scrive Alberto Di Girolamo sulla crisi della Giunta Grillo: “In un Paese normale il sindaco si sarebbe dimesso”

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mercoledì 10 Aprile 2024 - 17:02

Egregio direttore l’amministrazione della città, va sempre peggio. Un ennesimo vice sindaco, in questo caso vicesindaca, si è dimesso e non si contano più gli assessori che si sono dimessi, o quasi sicuramente che sono stati fatti dimettere. E’ un fatto estremamente grave, sia dal punto di vista politico che amministrativo. Un nuovo assessore, attualmente ne mancano tre su sette, prima che capisca il funzionamento della macchina burocratica ha bisogno di alcuni mesi, e già deve pensare alle dimissioni. In un paese normale, un sindaco che viene abbandonato da tutti questi assessori, si sarebbe già dimesso. Purtroppo non succederà mai perché la colpa, a detta di Grillo, è sempre degli altri, nè la maggior parte di consiglieri avranno il coraggio di sfiduciarlo. Alcuni per favori ricevuti, altri per promesse, rimangono attaccati alla poltrona e i partiti, in questo caso quelli di centro destra, non hanno peso politico. Sono divisi, non solo fra di loro ma anche al loro interno e pensano solo a raccogliere qualche voto per le prossime elezioni europee, disinteressandosi dei problemi della città, che sono tantissimi. Mai visto un disastro del genere, sia dal punto di vista amministrativo che politico. Meno male che Grillo in campagna elettorale e i suoi sostenitori ne erano convinti, andava dicendo che con la sua lunga esperienza politica avrebbe risolto tutti i problemi della città. “Cinque minuti al massimo”. Chi non ha mai lavorato nella vita non saprà mai amministrare una città, potrà fare qualche favore. Dare qualche incarico di sottogoverno , assumere qualche segretaria, come ha fatto in questi giorni, autorizzare a parcheggiare sul marciapiede, fare i concorsi ad personam. Praticamente fare qualche favore con i soldi pubblici e prometterne tanti altri. Dove sono i giovani e anche i meno giovani consiglieri che dicono di voler fare qualcosa per la città e che hanno voglia di continuare a far politica? Cosa hanno da guadagnarci a difendere ancora questo sindaco? A che punto è la mozione di sfiducia? Cosa fanno i deputati regionali di maggioranza che ancora lo sostengono? Nelle critiche che i marsalesi fanno al sindaco sono coinvolti anche loro e in modo pesante. Possibile che non si rendano conto? Possibile che per qualche voto per le elezioni europee sacrifichino la città? Possibile che a nessuno interessi il futuro dei nostri giovani che sono costretti a emigrare sempre di più per mancanza di lavoro e che il sindaco abbia fatto perdere centinaia di milioni di euro di finanziamenti pubblici e non è stato capace di intercettarne altri, se non qualche spicciolo? I finanziamenti pubblici servono a creare servizi e occasioni di lavoro. La città è sporca, abbandonata, chiusa, senza servizi e poca sicura. Le dimissioni degli assessori può non interessare ai normali cittadini, ma la pessima amministrazione interessa di sicuro. I partiti, i consiglieri, i deputati regionali, ma anche i sindacati, la chiesa, la società civile sono tenuti, ognuno nel proprio ruolo, a fare qualcosa per non far morire completamente la città e dare qualche speranza ai nostri giovani.

Alberto Di Girolamo

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