Corruzione, il Gip: “Safina potrebbe continuare ad avere rapporti con l’azienda Green”

redazione

Corruzione, il Gip: “Safina potrebbe continuare ad avere rapporti con l’azienda Green”

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giovedì 25 Gennaio 2024 - 10:43

L’attuale onorevole regionale Dario Safina continua a rappresentare il punto di riferimento per la City Green Light nei rapporti con il comune di Trapani, nonostante non ricopra più alcun incarico nell’amministrazione, tenuto conto della sua ampia disponibilità a spendersi per la società “contattando e intervenendo sui dirigenti ed esponenti comunali”. E’ quanto emerge dall’ordinanza del Gip Samuele Corso nelle motivazioni che hanno portato i militari dell’Arma di Trapani – nell’indagine coordinata dalla Procura diretta da Gabriele Paci – ad arrestare il deputato trapanese ed ex assessore Dario Safina per il reato di corruzione e turbativa d’asta.

Safina quindi, tuttora secondo gli inquirenti, potrebbe contare al Comune di Trapani per aprire le porte agli appalti dell’azienda vicentina che opera anche in Sicilia. Il manager Valerio conosceva l’importo della gara prima degli altri, perchè in un’intercettazione Safina gli ha detto specificatamente che lo avrebbe informato dell’importo che invece avrebbe dovuto rimanere segreto. E poi l’azienda, guarda caso, quel bando l’ha vinto. E tanti sono stati i progetti affidati alla City Green Light: dalla pubblica illuminazione di due campi sportivi alle colonnine elettriche di ricarica auto, dalle telecamere di video-sorveglianza alla restaurazione di fontane. Da quanto emerge dal provvedimento, il deputato trapanese aveva un tornaconto personale e forse anche politico da queste operazioni.

Ma c’è di più. Ci si chiede da dove è partita la vicenda. Pare dall’incendio che avvolse l’impianto di compostaggio della Trapani Servizi. Come è noto, due dirigenti hanno ricevuto – nell’ambito della stessa operazione che ha coinvolto Safina – due divieti di dimora nei comuni di Trapani ed Erice. Loro sono Giuseppe Ullo e Carlo Guarnotta. Sul posto allora, intervennero sia i Vigili del Fuoco impegnati nello spegnimento sia i Carabinieri che non c’hanno visto subito chiaro, in quanto un atto doloso.

Durante quelle indagini i militari scoprirono un concorso fatto ad hoc per nominare Guarnotta direttore generale della Trapani Servizi dopo la sua decadenza dalla carica. Da quanto emerge il sindaco Tranchida aveva chiesto lumi perchè riteneva il bando fatto su misura per Guarnotta, così quel bando venne revocato e l’avvocato Girolamo Spezia divenne nuovo presidente del Cda della Trapani Servizi. Ma qualche giorno più tardi, sempre nel dicembre 2020, il Cda con un colpo di mano annullò il bando di gara su cui, per le modifiche, avevano lavorato più soggetti tra cui proprio Safina. Da qui, a quanto pare, parte un controllo incrociato sull’ex assessore trapanese che portò a risvegliare la serie di stretti rapporti con il manager dell’azienda green.

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