Radioterapia Mazara, Lo Curto (Lega): “Medici internazionali consigliano Daidone”

redazione

Radioterapia Mazara, Lo Curto (Lega): “Medici internazionali consigliano Daidone”

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lunedì 15 Gennaio 2024 - 07:00

L’ex deputata regionale Eleonora Lo Curto interviene nel merito della questione della paventata chiusura della Radioterapia dell’ospedale Abele Aiello di Mazara del Vallo, nella veste di Commissario Provinciale della Lega, partito di governo che, a suo dire, intende adottare ogni utile iniziativa affinché sia prorogata la convenzione con la struttura di Bagheria.

Lo Curto scrive: “Tra le tante criticità della sanità che purtroppo si registrano anche nel nostro territorio, la radioterapia di Mazara del Vallo costituisce un’eccellenza di indiscutibile valore e questo grazie al dottore Antonino Daidone che insieme alla sua èquipe, composta da ben 30 professionisti di elevata e sperimentata competenza ,garantiscono un elevatissimo standard di prestazioni sanitarie a tutti i malati oncologici della provincia di Trapani. Mi permetto di aggiungere senza timore di essere smentita, che il Dottore Daidone, in un mondo che spesso trova rifugio nella politica per fare carriera, costituisce e rappresenta un’eccezione in quanto viene qui ad impiantare un servizio di altissima specializzazione senza cercare padrini e padroni, senza cercare profitti e guadagni ulteriori, semplicemente convinto della necessità di dover rispondere alla propria coscienza e al sentimento di dedizione e appassionato impegno verso chi affida a lui sofferenze e speranze. Ben venga l’opportunità del potenziamento della struttura di radioterapia annunciata dal Commissario Spera con le recenti assunzioni di 3 radioterapisti e 2 fisici, vista la necessità purtroppo sempre crescente di patologie oncologiche che necessitano di essere trattate con la radioterapia, ma di sicuro è inimmaginabile che i nuovi assunti possano sostituire una équipe di affiatata e consolidata esperienza come quella del Dottore Daidone”. 

Lodevole l’impegno dell’Ingegnere Spera che nella difficoltà di trovare medici per la nostra ASP è stato in grado di assumere nuovi professionisti che potranno  pian piano costituire e fare “Gruppo” ma non certo esserlo per il solo fatto di essere stati assunti dall’ASP. Il malato oncologico a Mazara  non è semplicemente trattato, innanzi tutto è accolto come persona, è guidato e coinvolto in un percorso terapeutico delicatissimo e assolutamente personalizzato, la cura è studiata per lui insieme agli oncologi di riferimento del paziente, gli sono dedicate attenzioni minuziose e la sua presa in carico frutto di consolidata esperienza dell’intero team di professionisti  include anche il sostegno “umano” verso i familiari dell’assistito con una generosa gratuità di prestazioni che non sono certo incluse nel budget della convenzione con la Clinica di Bagheria – continua la Lo Curto -. Impensabile che 3 nuovi medici che probabilmente neppure si conoscono tra loro possano di punto in bianco sostituire il valore di quanto messo in campo da Daidone e dai suoi eccellenti collaboratori. Dobbiamo essere grati a Daidone se per amore nostro è tornato dalla Spagna, dobbiamo essere grati al Dottore Tommaso Angileri che, riconoscendone il grande valore professionale, ha puntato su di lui per garantire cure e prestazioni  che spesso costano interminabili fatica e dispendiose risorse a chi e solo a chi, potendoselo permettere, è costretto ad emigrare per curarsi”.

E poi una chiosa finale: “Non è un caso se da importanti centri di eccellenza del nord, dove spesso i malati oncologici sono costretti ad andare per la particolare gravità e delicatezza di interventi chirurgici per l’asportazione di neoplasie maligne, neurochirurghi e medici di dichiarata fama internazionale suggeriscano Mazara del Vallo e il Dottore Daidone per la prosecuzione del trattamento di radioterapia. Per tutto questo e per tutti i malati oncologici del nostro territorio mi batterò fiduciosa che il Governo Regionale troverà il modo di garantire la prosecuzione del servizio di radioterapia di Mazara del Vallo, auspicando che anche a Trapani si possa istituire per tutti quei malati che comunque ad oggi seppur sono accolti e ben seguiti a Mazara”.

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