Il mondo politico e dell’associazionismo solidarizzano con il Circolo PD di Marsala dopo che ignoti hanno imbrattato il muro con una scritta che rimanda ad una forza militare fascista.
“Quanto accaduto ieri al circolo del Partito Democratico di Marsala è un fatto gravissimo. Inneggiare ancora ai fasti del fascismo non è solo un atto di una gravità inaudita ma soprattutto un reato”.
Così il deputato regionale del PD Dario Safina appresa la notizia che il muro della sede del circolo del Partito democratico di Marsala è stato imbrattato con scritte di chiaro stampo fascista e ingiuriose.
“Ai componenti del PD marsalese esprimo la mia solidarietà e il mio pieno sostegno – continua Safina –. Nessuno si permetta di sminuire l’accaduto: si tratta di vili gesti che richiamano chiaramente a un regime criminale quale è stato quello fascista. Un preoccupante ritorno al passato che avvelena il clima nelle nostre città. Ricordo a me stesso prima che agli altri, il sacrificio in termini di vite umane, che liberare il nostro Paese dal regime Fascista, è costato. Inneggiare al ventennio è folle oltre che vergognoso”.
“Ancora una volta i muri di marsala vengono imbrattati con frasi fasciste.
Non è la prima volta che denunciamo questi episodi a Marsala, non è la prima volta che ad essere presa di mira è la sede del Partito Democratico.
Evidentemente la presenza di un Partito strutturato e che si dichiara antifascista nel suo statuto disturba qualche nostalgico”. Lo affermano Valentina Villabuona e Domenico Venuti, numero uno del PD Provinciale.
“È quantomeno singolare che le scritte sul prospetto della sede del Pd siano apparse il 27 dicembre, anniversario dell’entrata in vigore della nostra Costituzione, momento ricordato e sottolineato dal Partito Democratico in tutto il paese – continuano i due esponenti dem -. Esprimiamo la nostra vicinanza, quella della segreteria provinciale e di tutto il gruppo dirigente al Circolo di Marsala e al gruppo dei Giovani Democratici che si apprestano sabato a celebrare il loro congresso. Episodi come quello di Marsala non vanno sottovalutati o peggio minimizzati, soprattutto in un momento così delicato per il nostro paese, dove certi rigurgiti tornano e riemergere sentendosi probabilmente legittimati dal Governo di destra che guida il paese”.
“È profondamente preoccupante e del tutto inaccettabile che ci siano ancora individui disposti a ignorare o, peggio, a rievocare con compiacimento periodi bui e neri della nostra storia. La scritta comparsa ieri sul muro della sede del circolo del Partito Democratico di Marsala è un attacco non solo alla nostra comunità, ma a chiunque creda nei valori della democrazia, della tolleranza e del rispetto reciproco. Rivolgo il mio pensiero e la mia solidarietà ai compagni e alle compagne del PD di Marsala, auspicando che la società intera condanni con fermezza queste manifestazioni di ignoranza e intolleranza”. Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Giovanna Iacono.
“L’ignobile gravissimo episodio accaduto nella notte a Marsala, con la volgare scritta fascista davanti alla sede del PD, ripropone non solo a Marsala e non solo in provincia di Trapani una verità: il fascismo non è mai morto”. Sono le parole dell’ANPI che denuncia da sempre questi atti ed è spesso inascoltata, forse perché “… per taluni è preferibile non prendere posizione e, magari, denigrare chi invece denuncia”.
“L’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – è bene ricordarlo sempre, è stata voluta dai partigiani, coloro che hanno combattuto i criminali nazifascisti, con l’unico scopo di vigilare e difendere sempre i valori della Libertà e della Democrazia. Eredi di questi valori, oggi, che è anche il giorno del ricordo dell’uccisione a Campegine dei sette fratelli Cervi, esprimiamo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza al PD di Marsala. Ma non può bastare : chiediamo a tutti i democratici di unirsi in una lotta corale contro i fascisti ed i neo fascisti di ieri e di oggi. Chiediamo alle forze dell’ordine che vengano individuati e adeguatamente puniti gli autori del gesto. Chiediamo una maggiore vigilanza affinché simili episodi non debbano più ripetersi né a Marsala, dove in tempi relativamente recenti episodi simili erano già accaduti, né in altri Comuni della nostra Provincia”, affermano dall’Ufficio di presidenza provinciale.
Il circolo PD di Mazara del Vallo esprime la sua piena solidarietà e vicinanza agli amici del PD marsalese che ieri hanno visto la loro sede vilmente imbrattata da chiari riferimenti fascisti: “È necessario denunciare fermamente quest’atto che non rappresenta semplicemente un gesto materiale ma che calpesta le corde del rispetto di un pensiero e dell’impegno di tante donne e uomini che credono nella politica quale massima espressione della democrazia e, come tale, siamo sicuri che qualunque fazione politica saprà riconoscerne la gravità. Il Presidente Pertini ribadiva tenacemente che il fascismo non è un’opinione ma un crimine. Ciononostante, la nostalgia del fascismo rappresenta un virus ad oggi mai sconfitto e che continua a fare danni! Nell’anniversario dell’eccidio dei sette fratelli Cervi, fucilati da vili fascisti poiché difensori delle libertà che oggi consentono a tutti noi di esprimerci liberamente ma nel limite del rispetto altrui, il Partito Democratico è orgoglioso di stare dalla parte giusta della storia”.
“Alla luce di quanto accaduto a Marsala, esprimo a nome di Fratelli d’Italia – Provincia di Trapani vicinanza ai militanti del PD condannando il vile gesto tanto quanto quello avvenuto a Palermo contro la sede di Pro Vita qualche settimana fa”. Lo afferma il Presidente Provinciale di FDI Trapani, Maurizio Miceli.
“Siamo in prima fila nell’appello alle Forze dell’Ordine, nel continuare nel loro impegno per intercettare preventivamente, scovare e perseguire chiunque creda di poter colpire persone solo perchè hanno idee o ideali diversi (politici, religiosi o di altro genere) e chiunque agisca, con la codardia dell’anonimato, tramite un muro imbrattato, una frase squalificante digitata sui social o un qualsiasi gesto intimidatorio in ogni sua forma. Al contempo però rimandiamo al mittente le accuse secondo cui il governo guidato da Giorgia Meloni sia promotore di un ormai morta tradizione fascista o in qualche misura la legittimi, tali affermazioni di dirigenti apicali del Partito Democratico trapanese non fanno certo onore a chi le ha pronunciate”, dice infine Miceli.