Hanno riferito di avere sentito delle urla. Si ritornerà in aula il 29 gennaio.
Si è tenuta una nuova udienza dibattimentale davanti alla Corte Assise di Trapani, Presidente la dottoressa Daniela Troja, relativa al processo per l’omicidio del marsalese Antonino Titone che vede imputati Giovanni Parrinello e Lara Scandaliato.
Alla prima udienza che si era tenuta lo scorso 16 ottobre, la Corte aveva rigettato tutte le eccezioni sollevate dalla difesa del Parrinello difeso dall’avvocato Nicola Gaudino, compresa quella di legittimità costituzionale per la quale la difesa aveva chiesto l’invio degli atti alla Corte Costituzionale. In tutto le eccezioni era quattro e sono state dichiarate infondate.
Fu rigettata anche la richiesta di perizia psichiatrica per Lara Scandaliato, avanzata nella scorsa udienza dalla difesa della stessa tramite il legale di fiducia, l’avvocato Salvatore Fratelli.
Le difese avevano chiesto di poter accedere al rito abbreviato, ovviamente previa l’esclusione di tutte le aggravanti. La Corte ha rigettato anche questa ultima richiesta ed ha proseguito con l’apertura del dibattimento. Sono state formulate così le richieste di prova: liste di testi per il PM, dottoressa Marina Filingeri e per le difese. In quella seduta si è costituita parte civile la sorella del Titone assistita dall’avvocato Vito Cimiotta.
Nell’udienza che si è tenuta il 20 novembre, sono stati sentiti i primi tre testi dell’accusa, due donne e un uomo che abitano nelle vicinanze del luogo dove abitava il Titone. Sempre nella stessa seduta c’ stato in rinvio al 4 dicembre. Nella seduta di ieri sono stati ascoltati due testi che hanno dichiarato di avere sentito parlare da fuori il cancello e poi ascoltato delle urla. Alla fine la seduta è stata aggiornata al prossimo 29 gennaio per continuare a sentire i testi chiamati dal Pm.