Spazio Donna: “Ecco perchè abbiamo deciso di non partecipare al Consiglio aperto sulla violenza di genere”

redazione

Spazio Donna: “Ecco perchè abbiamo deciso di non partecipare al Consiglio aperto sulla violenza di genere”

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sabato 30 Settembre 2023 - 09:10

L’associazione Spazio Donna comunica che non intende partecipare al consiglio comunale aperto sulla violenza di genere, in programma oggi – sabato 30 settembre – a Marsala.

“Non lo faremo, dopo una attenta riflessione, perché riteniamo sia arrivato il momento di uscire dalle sale deputate alle Istituzioni per arrivare in quei luoghi disagiati e di periferia dove, davvero, le donne non conoscono altra alternativa a subire – scrive la presidente Rossana Titone -. Riteniamo che incisività migliore sia unicamente quella della educazione, dei progetto pilota, degli incontri a scuola. Riteniamo che il rispetto e l’educazione al sentimento del “no” siano condizione necessaria di prevenzione”.

Spazio Donna ritiene che, fino ad oggi, siano stati troppi “i momenti di incontro in cui ci si è unicamente parlate addosso, quando tutto finisce non resta nulla. E sappiamo quanto poco facciano le istituzioni oggi, salvo poi esserci quando è il tempo di fare un mero intervento pubblico. E sappiamo anche come troppo spesso ci si riscopra preparate sulla violenza di genere quando, ahinoi, non è così”.

“Non abbiamo la presunzione di dire che questo consiglio comunale non andava fatto – aggiunge ancora Rossana Titone – auguriamo un sincero buon lavoro, un augurio di proficuo riscontro culturale e sociale, ma sappiamo anche che domani molte cose verranno dimenticate, rilanciate poi in vista del 25 novembre con un’altra manifestazione di fiocchi e scarpe rosse, di panchine e poesie ma nel frattempo, altrove, qualche altra donna viene pestata, umiliata, uccisa. Spazio Donna è nata per parlare di donne che prendono in mano la propria vita, che ne guidano la direzione, che possono cadere e rialzarsi. Per fare tutto questo sono necessari strumenti adeguati e non solo economici, e l’ambito di intervento è l’istruzione e la cultura. Ci teniamo a sottolineare, però, che siamo accanto a chiunque voglia intraprendere azioni a sostegno dell’educazione nelle scuole, nelle periferie, nei quartieri difficili, dove la dispersione scolastica è alta e la strada cresce ragazzi e ragazze senza alcuna guida”.

Nella nota, infine, viene lanciato un appello alle Istituzioni: “il Codice Rosso non ha funzione preventiva, chiede sempre e solo alle donne di denunciare e di avere coraggio, non tutte le vittime di abusi e violenze si sentono pronte a essere ascoltate entro tre giorni dalla denuncia. Non c’è giorno in cui ancora oggi non si legga di un femminicidio, significa che quando la politica non vuole risolvere il problema attraverso strumenti efficaci, il problema poi diventa delle Forze dell’Ordine. La società, noi tutte, ciascuna per il proprio ruolo, abbiamo perso tutte le volte in cui ci siamo riunite per parlare di femminicidio, perché vuol dire che qualcosa non ha funzionato e che non si è ben inteso che il problema non è solo penale ma è prima ancora sociale, culturale e psicologico”.

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