Omicidio Marisa Leo, quel video contro la violenza sulle donne e lo sconcerto di una Provincia

redazione

Omicidio Marisa Leo, quel video contro la violenza sulle donne e lo sconcerto di una Provincia

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giovedì 07 Settembre 2023 - 17:11

Ancora attestati di cordoglio e profondo sconcerto da parte del mondo delle istituzioni, delle associazioni e della politica per l’omicidio-suicidio di Marisa Leo, responsabile comunicazione della cantina Colomba Bianca, uccisa tra le campagne di Mazara e Marsala dall’ex Angelo Reina che poi a sua volta si è allontanato in auto per poi uccidersi con un colpo di pistola. Reina gestiva un vivaio di famiglia nelle stesse zone in cui lavorava Marisa. L’ha adescata ieri sera, mercoledì 6 settembre, per un incontro chiarificatore o molto probabilmente per parlare della figlia.

Alcuni testimoni hanno visto la raccapricciante scena di lui che si sparava un colpo in testa nel viadotto di Castellammare; poi è stata la Polstrada a ritrovarlo. Il corpo di Marisa invece è stato ritrovato dopo e la vicenda è stata subito collegata.

In queste ore circola un video dalla pagina dell’Associazione Donne del Vino, la cui responsabile Roberta Urso, intervenuta al Tg3, è originaria del territorio trapanese, dove si vede Marisa incinta della sua piccola che invia alle donne un messaggio contro le violenze di genere per la campagna “Tu non sei sola”, datata 2019. La stessa violenza che lei ha subito brutalmente.

GUARDA IL VIDEO:

Dal Circolo PD di Marsala giunge una nota: “Un’altra donna uccisa per mano dell’ex convivente, ennesimo femminicidio. Orrore, rabbia, impotenza, dolore, questi i sentimenti che sentiamo a pochissime ore da questo evento che si è verificato nel nostro territorio. Un nuovo dramma, un’altra vita spezzata dalla violenza brutale di un uomo. Certamente, possiamo affermare che c’è un enorme problema sociale che va affrontato con ogni strumento in nostro possesso. Troppi gli episodi di violenza domestica nel nostro paese, la politica deve agire in fretta. Dobbiamo intercettare ogni situazione di degrado, di pericolo, di abuso. Servono occhi vigili e orecchie attente. Ogni segnale può Esser importante per capire e aiutare chi è in difficoltà. Ci vogliono campagne di sensibilizzazione, servizi efficaci, ma soprattutto affidarsi, per fare tutto ciò, alle persone specializzate e formate sul tema della violenza di genere, al personale dei centri antiviolenza. La violenza di genere è un problema collettivo, perché è il frutto di una cultura patriarcale, che da sempre vede la donna in una posizione subordinata rispetto all’uomo, la donna vista come oggetto, quindi dobbiamo interrogarci su come la società nel suo complesso valuta la donna indipendente ed autonoma, che decide della propria vita che afferma e rivendica scelte di libertà. Una donna che sceglie di separarsi ed iniziare un suo percorso autonomo nella vita o nella professione, è vista con diffidenza, cosa che non accade mai per un uomo. Il femminicidio non è che la punta dell’iceberg, che affonda in un mare profondo. Noi dobbiamo portare a galla la parte sommersa dell’iceberg perché dobbiamo distruggerla, quindi, quando erroneamente, narrando gli eventi, usiamo termini impropri quali raptus, gelosia, per spiegare il femminicidio, non faremo altro che nobilitare un crimine piuttosto che sdradicarlo. Il circolo PD di Marsala esprime sentite condoglianze alla famiglia di Marisa Leo, con un pensiero particolare per la piccola figlia”.

La coordinatrice di Azione Mazara Germana Abbagnato si esprime così in nome del partito: Nel giorno in cui la provincia di Trapani piange l’ennesima vittima di femminicidio ci sentiamo in dovere di esternare pieno appoggio alla battaglia condotta dal Presidente di Azione On. Mara Carfagna in favore del decreto legge urgente di modifica in materia di Codice Rosso. È essenziale che la politica, quando avvengono tragedie simili non sia solo capace di esternare sdegno e sconforto. L’indignazione è il sentimento spontaneo di tutti. La politica deve fare molto di più assumendosi la responsabilità di agire prontamente facendosi carico di individuare le soluzioni. Nell’Ottobre del 2022 Mara Carfagna, insieme a Maria Stella Gelmini ed Elena Bonetti hanno presentato alla Camera un pacchetto di misure per l’inasprimento delle misure a carico degli aggressori e di sostegni per le donne che hanno il coraggio di denunciare. Solo a giugno di quest’anno il governo è finalmente intervenuto ma solo con un disegno di legge anziché con un decreto, allungando così i tempi finali di attuazione. Noi diciamo, insieme al Presidente di Azione, di agire urgentemente e per decreto. È stato fatto un decreto per tutto, anche per i rave party e per il granchio blu allora perché non per i femminicidi? non è più possibile aspettare. Le vittime sono tante, troppe, per lasciar correre e far ripiombare in fondo alla lista delle priorità del governo le modifiche al Codice Rosso. Azione Mazara sostiene a gran voce e condivide con i vertici nazionali del partito questa battaglia già avviata affinché venga prontamente considerata. Le donne vanno sostenute e difese nei percorsi di denuncia, gli aggressori vanno puniti e soprattutto mantenuti sotto controllo quando si riscontrano elementi di grave pericolosità. Non possiamo più accettare giovani vite spezzate per mano di chi considera le donne solo come oggetti di proprietà”.

“Da moglie, mamma e donna delle istituzioni, mi stringo al dolore e allo sgomento dei familiari, degli amici e di tutte le persone che stanno vivendo questa tragedia. Un’altra vita spezzata per mano di un uomo, che a sua volta si è tolto la vita lasciando orfana una piccola incolpevole”. Con queste parole la deputata trapanese Cristina Ciminnisi (M5S) ha espresso il suo cordoglio per la morte di Marisa Leo, assassinata dal compagno.

“Aldilà dei necessari interventi normativi, delle manifestazioni contro i femminicidi, è necessario un cambio di paradigma a livello sociologico. Se non iniziamo ad affrontare seriamente il problema, anche Marisa finirà per essere l’ennesimo nome di una lista che già solo chiamarla lista fa venire il voltastomaco. La lotta alla violenza maschile sulle donne – riflette la deputata – deve diventare una priorità culturale, sociale e politica, non un’emergenza occasionale che ci fa distrarre brevemente da altre catastrofi quando l’ennesima donna viene uccisa dal compagno o marito, e l’ennesima ragazzina viene stuprata in gruppo. Occorre ripartire dalle scuole, dall’educazione, dall’affettività sana, dall’ascolto accogliente del dolore degli altri, dal rispetto reciproco, dal linguaggio“.

La notizia del femminicidio avvenuto nella scorsa notte nel trapanese, con la perdita della vita di una giovane donna, Marisa Leo, una professionista del settore vitivinicolo, madre di una bimba di 4 anni, ci fa ulteriormente riflettere sul fenomeno della violenza di genere, affrontato sovente soltanto in presenza di casi di cronaca e che al contrario andrebbe affrontato, con carattere di emergenza ed urgenza, con adeguati interventi istituzionali e culturali”. Ad affermarlo è il dott. Gaspare Ingargiola, presidente di CIFA Trapani, nonchè presidente regionale dell’UNPI (Unione Nazionale Professionisti Italiani) che esprime, a nome del presidente nazionale Andrea Cafà e dei componenti del Direttivo provinciale, profondo cordoglio ai familiari e ai colleghi di lavoro della 39enne originaria di Salemi.

Necessita –aggiunge – la creazione ed il potenziamento di strumenti sociali, quali ad esempio i centri di ascolto e antiviolenza, e l’implementazione di misure finalizzate alla protezione della vita umana nel caso di segnalazione dei primi casi di violenza fisica e verbale e/o di stalking. Bisogna creare una rete antiviolenza che coinvolga, operativamente e congiuntamente, forze dell’ordine e servizi sociali locali e che monitori costantemente il fenomeno della violenza di genere. E’ di buon auspicio – conclude Ingargiola- l’approvazione nelle scorse ore alla Camera dei Deputati, in via definitiva, della proposta di legge sulle nuove norme al ‘Codice rosso’ per le vittime di violenza domestica”.

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