“It-Allert in Sicilia ha funzionato”, ma c’è chi lo ha ricevuto in ritardo e chi non lo ha ricevuto affatto

redazione

“It-Allert in Sicilia ha funzionato”, ma c’è chi lo ha ricevuto in ritardo e chi non lo ha ricevuto affatto

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giovedì 06 Luglio 2023 - 07:52

«Possiamo affermare che il test di IT-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale di protezione civile, in Sicilia, ha funzionato ed è servito allo scopo». Lo dice il dirigente generale del dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana, Salvo Cocina.

Per il vero non per tutti è stato tempestivo, il segnale. In molti lo hanno ricevuto in ritardo ed altri non lo hanno ricevuto. Possono essere tanti i motivi, uno indubbiamente il fatto che It-Allert si trova all’interno dei nostri dispositivi mobili e può essere disattivato.

It-Allert funziona da anni già all’estero: se ci si trovava, ad esempio, a Parigi, un individuo veniva avvisato se a 1 km era accaduto un attentato o un incendio. E così avrebbe potuto mettersi in sicurezza. Ma serve anche alle autorità preposte per sapere quali cittadini si trovano in un determinato posto quando accadono calamità naturali o particolari fatti che determinano un pubblico allarme.

Su tutto il territorio regionale sono state organizzate più di cinquanta postazioni di controllo e assistenza alla popolazione con operatori e volontari della Protezione civile regionale, in piazze, ospedali, spiagge, stazioni ferroviarie, supermercati, centri commerciali e anche in zone sommitali dell’Etna e di Stromboli. 

«Abbiamo raccolto e monitorato le reazioni della popolazione all’arrivo dei segnali di allerta – spiega Cocina – e abbiamo aiutato chi non era informato a non lasciarsi prendere del panico. Le utenze che non hanno ricevuto il messaggio saranno state complessivamente non più del 10-15 per cento e i problemi, abbiamo constatato, si sono riscontrati per lo più con alcuni operatori telefonici in particolare. Adesso, con la Protezione civile nazionale lavoreremo per risolvere le criticità, quelle già riscontrate e quelle che ci saranno segnalate attraverso i questionari compilati dagli utenti».

Adesso, l’invito per tutti, che abbiano ricevuto correttamente il messaggio o meno, è quello di andare sul sito www.it-alert.it e rispondere al questionario: le risposte degli utenti, infatti, consentiranno di migliorare lo strumento.

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