Il mafioso arrestato ieri per aver violato le prescrizioni imposte, ovvero i domiciliari concessi per problemi di salute, è Antonio Buzzitta.
L’uomo, ritenuto il ‘consigliere’ del mandamento mafioso di trapani, continuava la sua attività, nel frattempo, teneva ancora degli incontri segreti nel retrobottega di un bar. Ma i suoi spostamenti sono stati ben segnalati dai militari dell’Arma che hanno accertato 30 violazioni alle prescrizioni imposte tutte filmate da telecamere di esercizi pubblici.
Lo scorso 3 marzo Buzzitta era stato condannato dal Tribunale di Trapani, a 21 anni di reclusione, la pena più alta per gli imputati del cosiddetto processo “Scrigno” scaturito da una operazione antimafia condotta dai carabinieri e che vide imputato tra gli altri l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello, al quale sono stati inflitti 12 anni di reclusione.
Buzzitta è stato già condannato due volte in via definitiva per associazione mafiosa ed è anche imputato, sempre per associazione mafiosa, con il ruolo di promotore, in un processo tuttora in corso. Gli erano stati concessi i domiciliari perché doveva sottoporsi ad alcune cure mediche, ma aveva il divieto di comunicare con soggetti diversi dai familiari conviventi. Proprio per le sue condizioni di salute, il Tribunale di Trapani aveva autorizzato l’imputato a lasciare il domicilio senza scorta, con l’espressa indicazione di percorrere la via più breve per il luogo da raggiungere, senza effettuare soste intermedie, e di comunicare alle forze dell’ordine ai controlli, gli orari dei propri spostamenti.