Il Senato approva il Decreto Ponte. Salvini: “Lavori al via entro l’estate 2024”

redazione

Il Senato approva il Decreto Ponte. Salvini: “Lavori al via entro l’estate 2024”

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mercoledì 24 Maggio 2023 - 19:07

L’aula del Senato ha approvato, in via definitiva, il decreto legge recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. I si’ sono stati 103, i no 49 e gli astenuti 3. A favore hanno votato Fdi, Lega, Fi, Az-Iv. Contrari Pd, M5S e Alleanza Verdi Sicilia.

IL PROGETTO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

Il ponte sullo Stretto di Messina è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso. Il progetto tecnico ad oggi è costituito da 8.000 elaborati progettuali e prevede: una lunghezza della campata centrale di 3.300 metri; una larghezza dell’impalcato di 60,4 metri; un’altezza delle torri di 399 metri; un’altezza del canale navigabile centrale di 65 metri per il transito di grandi navi. Sei le corsie stradali previste (3 per ciascun senso di marcia compresa la corsia di emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno. Il ponte è stato progettato con una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di “terza generazione” stabile fino ad una velocità del vento di 270 km/h. Grande attenzione è stata posta alle opere di collegamento: nel progetto definitivo sono previsti 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari.

Per valorizzare il Ponte sullo Stretto, sono stati previsti ulteriori lavori ferroviari e stradali sia in Calabria che in Sicilia.

I NUOVI COLLEGAMENTI IN SICILIA

Per la rete stradale nazionale, sono programmati investimenti per circa 15 miliardi di euro, per la maggior parte ancora in fase di progettazione. Per quanto riguarda la Sicilia Occidentale sono in corso le attività di progettazione della Tangenziale di Palermo con collegamento alle autostrade A19 e A29, Tangenziale di Agrigento, Tangenziale di Catania e il collegamento Trapani/Mazara del Vallo/Marsala. Per la rete ferroviaria, invece, si ripropone il ripristino e l’elettrificazione della linea Palermo-Trapani via Milo, per un investimento di 280 milioni di euro e il collegamento con gli aeroporti di Trapani Birgi.

I COMMENTI

Il Ministro dell’Infrastrutture Matteo Salvini non trattiene l’entusiasmo per il voto dell’assemblea di Palazzo Madama sul DL Ponte: “Oggi è una grande giornata, non solo per Sicilia e Calabria ma per l’Italia intera. Orgoglioso di questo nuovo traguardo”. L’esponente leghista annuncia l’inizio dei lavori per l’estate 2024, parla di “giornata storica” e afferma che il Ponte sullo Stretto “darà 100mila posti di lavoro, farà risparmiare 6 miliardi di euro l’anno ai siciliani per mancati collegamenti”.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Lucia Ronzulli: “I siciliani non possono continuare ad essere italiani di serie B, pagando una mancanza di continuità territoriale che costa quasi 6 miliardi ed è una tassa occulta che alimenta il gap con il resto del Paese. Il Reddito di cittadinanza è costato, in un anno, quanto il Ponte, con la differenza che il reddito ha generato assistenzialismo mentre il Ponte creerà ricchezza. Vinceremo questa grande sfida ingegneristica, perché siamo la patria del genio, e apprezziamo il coraggio della premier Meloni e la scelta del ministro Salvini di varare un decreto per imprimere un cambio di passo. Questo è un impegno che Forza Italia mantiene con i suoi elettori”.

“Il Ponte sullo Stretto di Messina – afferma Elia Bucalo (Fratelli d’Italia) – è il simbolo dell’attenzione del governo Meloni verso il Sud d’Italia. Oggi è una giornata storica e c’è grande soddisfazione per il lavoro svolto in questi mesi. In tempi rapidi si è reso concreto un progetto già approvato nel 2011, con l’obiettivo di portare grande beneficio all’Italia e all’Europa con il rispetto di norme comunitarie. Il Ponte garantirà il taglio di 100mila tonnellate di anidride carbonica, un progetto approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che non potrà che rappresentare un grande vanto e prestigio all’Italia e che darà alla Calabria e alla Sicilia sviluppo economico, sociale e culturale come mai è successo dall’unità nazionale ad oggi”.

Critiche le opposizioni, a partire dall’Alleanza Verdi Sinistra: “A fronte dei drammatici eventi climatici estremi, che stanno colpendo ripetutamente il nostro Paese – afferma la senatrice Aurora Floridia – discutere oggi di Ponte sullo Stretto, il decreto bandiera del Ministro delle Infrastrutture, è l’emblema dello scollamento e della distanza che c’è tra Paese reale e Governo. Le immagini dell’Emilia Romagna sott’acqua impongono alla politica una riflessione su quali siano le opere prioritarie e quali no. E il Ponte non è sicuramente tra le priorità del Paese. Per questo tutte le nostre proposte sono finalizzate alla totale soppressione dell’intero provvedimento al quale l’Alleanza Verdi e Sinistra si oppone fermamente”.

“Matteo Salvini, uno che ha alle spalle 30 anni di onorata carriera nelle Istituzioni, ebbe a dire non molto tempo fa, riferendosi al Ponte sullo Stretto: ‘Ci sono parecchi ingegneri che dicono che non sta in piedi… Non vorrei spendere qualche miliardo di euro per un ponte in mezzo al mare quando poi i treni in Sicilia e Calabria non ci sono’. Oggi molti ingegneri la pensano allo stesso modo ma Salvini ha cambiato idea, rapito forse dall’ostentazione di un plastico e dalla ormai famosa cartellina con su scritto ‘Ponte’, portata in Calabria a mo’ di trofeo, in favore di giornalisti e fotografi. Salvini vuole costruire su una delle 7 faglie attive più pericolose al mondo, con un progetto del 2010, confortandoci con la storia che il ponte potrà tranquillamente resistere a una scossa sismica pari a 7,1 gradi della scala Richter. Ma ammesso che sia vero, cosa ce ne facciamo di un ponte ben saldo se con un terremoto del genere non ci saranno più Reggio e Messina? Si resuscita una gara espletata anni orsono, con una società che nel frattempo è diventata una partecipata di Cassa Depositi e Prestiti, senza indire una gara. Con alte probabilità che ciò farà sorgere contenziosi e impugnazioni da parte di altri ricorrenti. Mi meraviglia l’atteggiamento e il silenzio della presidente Meloni, lei è donna assai intelligente e pragmatica ma poverina oggi è costretta ad assecondare i capricci del suo azionista di minoranza”. Così intervenendo in aula in discussione generale sul Dl Ponte Stretto la senatrice M5S Gabriella Di Girolamo.

“Il decreto sul Ponte dello Stretto proposto dal governo – aggiunge il senatore del Pd Nicola Irto – è una potentissima arma di distrazione di massa, brandita ogni qual volta va distolta l’attenzione mediatica da altro. Ma l’arma di distrazione di massa può servire anche ad altro. Ad esempio, a coprire interventi che rischiano di sconquassare ulteriormente il Paese e di cui il governo deve assumersi la responsabilità politica. Perché non è un caso che il decreto Ponte sia nato quasi contemporaneamente all’ultima bozza, dagli effetti potenzialmente devastanti, sull’autonomia differenziata. Il governo non ha tenuto in alcuna considerazione neppure i rilievi che sono stati mossi nel corso delle audizioni nelle Commissioni competenti, rilievi secondo i quali l’attuale progetto di attraversamento stabile sullo Stretto è del tutto insostenibile, non soltanto sotto il profilo tecnico e ambientale, ma anche sotto il profilo economico-finanziario. Pertanto -sottolinea il parlamentare democratico – risulta chiaro che si tratta di una strategia del governo per annunciare opere che non saranno mai fatte”.

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