In questi giorni la Città di Marsala celebra i 250 anni dalla nascita del suo liquoroso, famoso in tutto il mondo. L’ispettore Elio Piazza, del Centro Studi Risorgimentali Garibaldini, ci fornisce un pezzo di storia poco nota di questo territorio.
Proprio così. Durante una battuta di pesca nel bacino portuale, impigliato nelle reti fu rinvenuto un lucchetto in rame massiccio. E’ imponente per il peso (K1,233) rispetto alle dimensioni (alto cm 14, largo cm 8,5 e spesso cm 3) e carico di storia. Infatti, appartiene a quell’epoca di sviluppo economico e industriale del Regno Unito che va sotto il nome di epoca vittoriana.
Esso suscita ricordi ed emozioni perché fa pensare al periodo in cui la nostra Marsala ricevette dalla comunità britannica un poderoso impulso nei vari settori dell’economia, dal primario della coltivazione della vite al terziario dell’organizzazione produttiva e commerciale, ma anche nella vita civile con modelli di raffinatezza negli usi e nei costumi, nel tenore di vita elevato rispetto alla mediocrità della massima parte della popolazione. Marsala si avvantaggiò notevolmente rispetto alle altre città e paesi della provincia e tale stile di vita produsse effetti che ancora sopravvivevano dopo il secondo conflitto mondiale, quando a Marsala si succedevano le sfilate di moda.
Lo scrigno è quello di Giuseppe Vaiasuso, della prestigiosa dinastia di artigiani del ferro che ha origini dal 1898.
Elio Piazza