Devoti a comando

Ninny Bornice

Pensieri Arancioni

Devoti a comando

Condividi su:

martedì 04 Aprile 2023 - 13:54

Da qualche anno quando si avvicinano i giorni delle processioni ricado sempre nello stesso tranello ideologico, quello della purezza. Fai una cosa perché senti di farla, non perché sei obbligato. Dovrebbe essere la differenza fra tradizione e abitudine o, forse, la differenza fra un cattolico vero da uno “a comando”. Ci sono due fenomeni che mi fanno riflettere: il primo è la quantità di persone che non conosco e che incontro solo nei giorni di processione (come se vivessero in un’altra città). Folle oceaniche, armati di “cália, nuciddre e simenza”, pronte a sporcare le strade mentre, con devozione, sputano a terra i resti delle prelibatezze citate. Sono gli stessi che si lamentano che la tassa sui rifiuti è troppo alta (peraltro hanno anche ragione). Nel 2023, nell’era della transizione ecologica, non potete sputare “a casa vostra” (piccola citazione)?
L’ altra domanda, banalotta se vogliamo, mi riporta alla commozione a cui assisto. Chissà se tutte queste “emozioni” corrispondono ad una vita, non dico santa, ma almeno nel rispetto delle regole, della famiglia, insomma del prossimo. Saranno così devoti tutto l’anno? Sono cattolico e se questa domanda dovessero farla a me risponderei con un secco NO. Ogni anno poi, dopo aver assistito alle devozioni a comando, la mia coscienza riprende…coscienza.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta