Arresto Messina Denaro, gli studenti di Castelvetrano in piazza: “Giustizia è fatta”

redazione

Arresto Messina Denaro, gli studenti di Castelvetrano in piazza: “Giustizia è fatta”

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mercoledì 18 Gennaio 2023 - 17:59

Una piazza piena di studenti per ringraziare le forze dell’ordine dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. Le scolaresche di Castelvetrano hanno riempito il sistema delle piazze, partecipando assieme ai rappresentanti di Libera e di altre associazioni antimafia all’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enzo Alfano. Un’immagine che induce speranza per il futuro di una comunità che da 30 anni vede associare il suo nome a quello del boss latitante, ultimo erede dei corleonesi che insaguinarono la Sicilia con la loro strategia stragista all’inizio degli anni ’90.

“La mafia uccide, il silenzio pure”, “Viva la legalità, la mafia fa schifo” e “Giustizia è stata fatta”: queste le frasi scelte dagli studenti che hanno affollato la piazza con i cartelloni e gli striscioni realizzati per l’occasione, accompagnati dai docenti dei rispettivi istituti.

“È aria di libertà e di festa quella che si respira oggi a Castelvetrano e nel sistema delle piazze gremito di ragazze e ragazzi. È bello vedere tanti giovanissimi che, in grande libertà, guardano con una rinnovata speranza al loro futuro”. È il commento della deputata M5s all’Ars, Cristina Ciminnisi, presente all’iniziativa. “Oggi è la nostra festa della liberazione. È davvero un momento importante per la comunità di Castelvetrano.
Si avverte il senso di liberazione dallo stigma di essere ‘la città di Matteo Messina Denaro’. I castelvetranesi stanno vivendo, forse in modo ancora più amplificato, quello che hanno vissuto i corleonesi e i palermitani 30 anni fa, quando fu arrestato Riina. Oggi con la maggiore consapevolezza che lo Stato e le istituzioni hanno chiuso il capitolo della mafia stragista”. Ciminnisi poi conclude: “Non abbassiamo la guardia, la mafia non è stata sconfitta. La lotta alla criminalità organizzata va sostenuta dalla società civile, ed è componente essenziale della convivenza democratica, soprattutto nei nostri territori dove la mafia ha violato e compresso i diritti di ciascuno di noi. La politica decida da che parte stare e lo faccia con intransigenza, diventando impermeabile alle infiltrazioni mafiose che inquinano la buona amministrazione nell’interesse esclusivo dei cittadini”.

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