Una piazza piena di studenti per ringraziare le forze dell’ordine dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. Le scolaresche di Castelvetrano hanno riempito il sistema delle piazze, partecipando assieme ai rappresentanti di Libera e di altre associazioni antimafia all’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enzo Alfano. Un’immagine che induce speranza per il futuro di una comunità che da 30 anni vede associare il suo nome a quello del boss latitante, ultimo erede dei corleonesi che insaguinarono la Sicilia con la loro strategia stragista all’inizio degli anni ’90.
“La mafia uccide, il silenzio pure”, “Viva la legalità, la mafia fa schifo” e “Giustizia è stata fatta”: queste le frasi scelte dagli studenti che hanno affollato la piazza con i cartelloni e gli striscioni realizzati per l’occasione, accompagnati dai docenti dei rispettivi istituti.
“È aria di libertà e di festa
quella che si respira oggi a Castelvetrano e nel sistema delle piazze
gremito di ragazze e ragazzi. È bello vedere tanti giovanissimi che,
in grande libertà, guardano con una rinnovata speranza al loro
futuro”. È il commento della deputata M5s all’Ars, Cristina
Ciminnisi, presente all’iniziativa. “Oggi è la nostra festa
della liberazione. È davvero un momento importante per la comunità
di Castelvetrano.
Si avverte il senso di liberazione dallo stigma
di essere ‘la città di Matteo Messina Denaro’. I castelvetranesi
stanno vivendo, forse in modo ancora più amplificato, quello che
hanno vissuto i corleonesi e i palermitani 30 anni fa, quando fu
arrestato Riina. Oggi con la maggiore consapevolezza che lo Stato e
le istituzioni hanno chiuso il capitolo della mafia stragista”.
Ciminnisi poi conclude: “Non abbassiamo la guardia, la mafia non
è stata sconfitta. La lotta alla criminalità organizzata va
sostenuta dalla società civile, ed è componente essenziale della
convivenza democratica, soprattutto nei nostri territori dove
la mafia ha violato e compresso i diritti di ciascuno di
noi. La politica decida da che parte stare e lo faccia con
intransigenza, diventando impermeabile alle infiltrazioni mafiose che
inquinano la buona amministrazione nell’interesse esclusivo dei
cittadini”.