E’ stato dimesso dall’ospedale di Mazara ma resta sotto osservazione il paziente toscano ma domiciliato nella zona balneare di Tonnarella, dove ha contratto il “West Nile”, ovvero la cosiddetta febbre del Nilo veicolata dalla zanzare e portata dagli uccelli.

L’uomo è stato dimesso con una ipostenia agli arti inferiori, una delle conseguenze provocate da questo virus delle zanzare. In Sicilia quindi, dopo il caso avvenuto a Marsala, il primo sull’isola, che ha visto Momò Calascibetta morire a causa delle gravi conseguenze causate dal virus, al momento è accertato questo secondo caso di Mazara ed una signora a Catania. Mentre anticorpi sono stati trovati su un giovane di Valderice che probabilmente ha contratto il West Nile tempo prima e non sul territorio trapanese.

Come afferma l’Asp: “La presenza di casi umani documentati nel nostro territorio rappresenta un nuovo pericolo per la salute pubblica in quanto veicolo dell’infezione sono le zanzare“. Naturalmente è necessario un piano di lotta e contenimento. Per proteggersi dalle punture di zanzare e per contrastare la proliferazione delle stesse zanzare è opportuno pulire e trattare le siepi ed evitare accumuli di acquitrini.