Si insedia il nuovo Vescovo Giurdanella. “Annunceremo il Vangelo e ascolteremo tutti”

Vincenzo Figlioli

Si insedia il nuovo Vescovo Giurdanella. “Annunceremo il Vangelo e ascolteremo tutti”

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sabato 15 Ottobre 2022 - 06:30

Si insedia oggi, a Mazara del Vallo, il nuovo Vescovo Angelo Giurdanella. Alle 18, in Cattedrale, la comunità diocesana potrà assistere al simbolico passaggio di consegne con monsignor Domenico Mogavero, che per 15 anni è stato alla guida della Chiesa mazarese, lasciando una traccia senz’altro importante per la comunità.

Con quale stato d’animo si appresta ad assumere la guida della Diocesi di Mazara?

Ci sono due sentimenti che vivo in questo momento. C’è la trepidazione per un dono grande che sto per ricevere dal Signore, diventando il pastore di Mazara del Vallo. L’altro sentimento mi porta ad affidarmi totalmente alla volontà di Dio, sapendo che la sua Grazia mi sosterrà in questo cammino. Sento di non essere solo: tante persone mi hanno manifestato affetto e vicinanza e stanno pregando con me. Il cammino che domani iniziamo è un cammino che faremo insieme con lo stesso intento: annunciare il Vangelo e metterci in atteggiamento di ascolto verso tutti, anche verso le voci critiche nei confronti della Chiesa. Non ho un programma, ci lasceremo guidare dal Vangelo in questo nostro andare.

E’ un momento storico difficile, lei ha scelto di iniziare parlando con i giovani e gli indigenti.

E’ un tempo difficile, a causa della pandemia e della guerra. Come credenti non dobbiamo perdere la speranza, perchè questo tempo difficile può essere anche un tempo di opportunità, di occasioni di crescita. Per questo ci interrogheremo su come stare gli uni accanto agli altri. Iniziamo con i giovani, che non solo sono oggetto delle nostre attenzioni, ma soggetto che suggerisce freschezza e alimenta la nostra speranza per il futuro. Significativo anche l’incontro con le monache di clausura, che con le loro preghiere abbracciano il mondo, notte e giorno.

Monsignor Mogavero ha dedicato molte attenzioni anche al mondo dei migranti, in questa terra, che da alcuni anni ha imparato ad accogliere chi arriva dall’altra parte del Mediterraneo…

Sono contento dell’ottimo lavoro che è stato fatto. Mazara mi appare come una città multietnica, multiculturale e multireligiosa, in cui un esiste un dialogo. Il Vescovo Mogavero ha avviato questo processo, a me tocca inserirmi, ben volentieri, nella strada intrapresa sul fronte dell’accoglienza e della vicinanza alle problematiche del mare.

La nostra è anche una terra in cui sono ancora presenti infiltrazioni criminali. Che messaggio vuole dare alla comunità, da questo punto di vista?

Il primo messaggio è che noi adulti dobbiamo imparare ad ascoltare di più i giovani, senza giudicarli, per poi poter incidere maggiormente nel loro percorso verso la legalità. No, dunque, alle lezioni cattedratiche, ma sì al dialogo per instaurare un rapporto di fiducia. In generale, educare è una sfida, educare alla legalità lo è ancora di più. La nostra scelta è quella di prediligere la trasparenza, rapporti di chiarezza e libertà da certi centri di potere. Non si tratta di proclami, ma di scelte, stili di vita. Come dico sempre, il male arretra nella misura in cui cresce il bene.

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