Tra i candidati all’uninominale per il Senato collegio di Trapani c’è anche Susanna Caracci. Castelvetranese, 47 anni, è stata scelta in rappresentanza della lista Unione Popolare con De Magistris.
Quali sono le motivazioni che l’hanno portata ad aderire al progetto Unione Popolare?
La volontà di cambiamento, la passione politica senza se e senza ma, l’amore per un territorio (quello trapanese) che oggi è sottoposto alla desertificazione culturale e all’abbandono degli spazi sociali (le piazze) causato dalla scarsa capacità delle amministrazioni di centro-sinistra e centro-destra di ascoltare i bisogni e le sofferenze della gente. Unione popolare rappresenta la sinergia di tutte quelle forze di sinistra che vogliono costruire un programma aperto e inclusivo nei riguardi della cittadinanza che parli di pace, lavoro, ambiente, sanità pubblica, ricerca, cultura e servizi sociali. Noi lottiamo contro il consociativismo e le politiche di esclusione sociale prodotte negli ultimi 20 anni dalla destra radicale e dal Partito Democratico che ha governato assieme a Salvini e Berlusconi.
Nel programma di Unione popolare si è fatto riferimento ai temi dei diritti e delle disuguaglianze sociali. Come vede la situazione su questi fronti nel trapanese?
Unione popolare considera il tema dei diritti e delle disuguaglianze di genere di fondamentale importanza. Si pensi ad esempio al tema della violenza di genere, ove in provincia di Trapani bisogna investire sulla prevenzione, mediante programmi di sensibilizzazione nelle scuole e nei Comuni, supportando iniziative culturali (sportelli contro la violenza di genere, seminari negli Istituti superiori), e creando reti territoriali strutturate a livello territoriale. Oppure alla questione dell’immigrazione che va risolta non brandendo misure incostituzionali (blocco navale) ma incrementando il ruolo della diplomazia europea, e quindi rendendo partecipi tutti gli Stati membri nella gestione umanitaria dei flussi migratori.
Unione popolare vede tra i suoi candidati anche la testimone di giustizia Piera Aiello, già eletta 5 anni fa con il Movimento 5 Stelle. Come valuta il suo operato a beneficio del territorio?
Unione popolare considera la candidatura di Piera Aiello un segnale di discontinuità e di resistenza in una delle province roccaforti della criminalità organizzata. La Lista Unione popolare è formata non solo da autorevoli elementi della sinistra radicale ma anche da attivisti e personalità indipendenti in perenne lotta contro la mafia e contro una visione padronale della politica. Un messaggio di speranza per la gente onesta e per chi vuole impegnarsi insieme a noi nel cambiamento di una terra bellissima e al tempo stesso desolata che è la Sicilia.
Recentemente si sono registrati episodi di boicottaggio della Vostra Lista e della Sua candidatura. Che idea si è fatta al riguardo?
Personalmente ho già prodotto denuncia alle autorità competenti onde individuare i responsabili di questo squallido gesto. Sono serena, non ho paura e sento la vicinanza e il sostegno di Unione popolare e di tante persone che mi hanno scritto e vogliono ribellarsi in modo civile nei riguardi di questa cappa di omertà diffusa che purtroppo si respira in paese. Non ci fermeranno.
Qualora venisse eletta, su quali ambiti concentrerebbe la sua attività parlamentare?
La questione ambientale poiché il territorio versa in condizioni disastrose. Quindi lotta all’ecomafia e smaltimento dei rifiuti tossici. Risanamento delle zone popolari e una politica per il piano casa (mutuo sociale) per le fasce a rischio. Stabilizzazione dei precari storici mediante un nuovo piano di sviluppo occupazionale. Lotta contro la violenza di genere e valorizzazione delle attività culturali.
Unione popolare non si è presentata per le elezioni regionali. Lei, comunque per chi pensa di votare?
Unione popolare si è costituita in data 22 luglio. Troppo tardi per organizzare le elezioni regionali. Personalmente stimo alcuni candidati indipendenti nella lista civica “Cento Passi”, anche se l’alleanza con il Partito Democratico, cioè con un Partito che potrebbe ormai tranquillamente orbitare nel centro-destra mi lascia parecchio perplessa.