Vendemmia 2022, è in Sicilia Occidentale la più lunga d’Italia

redazione

Vendemmia 2022, è in Sicilia Occidentale la più lunga d’Italia

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domenica 04 Settembre 2022 - 09:31

Vendemmia 2022 iniziata in quasi tutta Italia, con l’andamento climatico di questi ultimi mesi che ha riscritto i tempi di una raccolta delle uve che di anno in anno sta presentando nuove sfide al mondo del vino e tanta (spesso troppa) imprevedibilità.

Ma come sta andando la vendemmia in Italia?

L’andamento che ha condotto alla vendemmia 2022 è stato un inverno regolare e con buone riserve idriche accumulate durante i mesi autunnali. Poi, a una primavera mite e di buone prospettive è seguita una fase di siccità che non si registrava da almeno 20 anni. Ecco le prospettive dell’annata dalle voci di enologi e produttori da Nord a Sud, dalle vette dell’Alto Adige alle spiagge della Sicilia.

Uve eccellenti e sane, ottimo stato vegeto-produttivo, assenza di stress idrico. Queste le premesse della vendemmia 2022 in Sicilia, che ha preso il via a inizio agosto nella parte occidentale dell’Isola, nei territori che rientrano nelle province di Palermo e Trapani. La vendemmia più lunga d’Italia – mediamente oltre 100 giorni – si concluderà a novembre nelle altitudini più elevate dell’Etna.

Si è cominciato con la raccolta della base Spumante, per poi proseguire con le varietà internazionali come lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc, seguite dai vitigni autoctoni. Le buone notizie per il vino siciliano vengono dal fronte climatico e fitosanitario: grazie ad un inverno mite, nessuna gelata in primavera, l’andamento meteo è stato regolare, le temperature registrate sono in linea con il 2020 e il 2021.

Le piogge invernali hanno imbibito i terreni e riempito gli invasi, un clima estivo soleggiato e con scarsa umidità ha bloccato la diffusione delle principali malattie della vite, come peronospora e oidio. Tutto ciò ha portato le uve ad uno stato fitosanitario sano e di eccellenza. Le previsioni parlano di stime di produzione in linea con il 2021: non sarà un’annata ricchissima, ma sicuramente più produttiva del biennio 2019/2020, che è stato sotto la media regionale. Occhio però alla siccità per i prossimi mesi.

Con quasi 25mila ettari, in primis la Doc Sicilia nel 2021 ha portato in cantina quasi 2 milioni di quintali di uve, rispetto agli 1,8 del 2020. Il 2022, secondo stime del Consorzio di tutela, sarà in flessione tra 10 e 15%, “ma senz’altro sarà una vendemmia molto soddisfacente per l’ottima qualità delle uve”, afferma il presidente Antonio Rallo.

In Sicilia, dove le condizioni climatiche sono sempre estreme, la stagione è stata impegnativa con buona risposta delle viti soprattutto di quelle secolari.



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