Lutto nel mondo della cultura marsalese per la scomparsa di Uccio Girolamo Tumbarello, che si è spento al termine di una lunga malattia.
Per anni dirigente sindacale nel comparto scolastico, si era fatto apprezzare per le proprie composizioni poetiche, ottenendo riconoscimenti prestigiosi, tra cui la menzione d’onore al Premio Ungaretti 2000. Nel 2002 ha pubblicato una silloge di liriche dal titolo “E soffro il mio giorno” (Editrice Letteraria Internazionale), mentre il suo ultimo lavoro “Silenzio, parla il vino” è dedicato al mondo vinicolo e ai vignaiolo che ne sono stati protagonisti. I suoi scritti sono stati pubblicati da varie antologie letterarie nazionali. I testi “Malata sugnu” e “Stidduzzi ‘i San Lorenzu” sono stati messi in musica da I Musicanti di Gregorio Caimi.
Lusinghiere anche le recensioni riservate alle opere di Uccio Tumbarello: il saggista Piero Di Giorgi lo ha definito “un intellettuale critico che vive e porta il peso delle inquietudini per le vicende del mondo”, mentre per il professore Vito Titone ha evidenziato il suo modo nuovo di fare poesia. Infine, Romolo Merighetti, giornalista e corrispondente di Repubblica ha scritto di lui: “Coglie con vivacità e precisione attimi di vita che racchiude in immagini. Il poeta è come se fosse alla ricerca del DNA dell’esistenza”.