PALERMO (ITALPRESS) – “Luciano De Crescenzo diceva: ‘Ci vogliono 2 anni per imparare a parlare e 50 per imparare a tacerè. E io li ho superati. Dico che non mi farò delegittimare da chi ha già spaccato la coalizione due volte facendo vincere la sinistra, da chi oggi in Sicilia guida metà del suo partito e non si capisce cosa mi rimproveri. Per me il centrodestra è un valore e un ideale. Se verrà diviso, ognuno si prenderà le proprie responsabilità”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ribadisce la sua intenzione di ricandidarsi alla guida della Regione, nonostante le resistenze del coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.
“Se non dimostreranno che sono socio di Matteo Messina Denaro o che, a differenza di quanto mi risulta, esistono candidati più competitivi di me, no. Non ritirerò la mia candidatura”, sottolinea Musumeci che, in merito ad una eventualità di sue dimissioni per votare già in estate, dice: “L’ho letto sui giornali, ma se dovesse servire per ricompattare la coalizione lo farei domattina. In caso contrario non avrebbe senso. Almeno per ora”.
“Ringrazio Meloni per il sostegno – aggiunge – e concordo con la sua richiesta: decisioni così importanti devono essere prese a livello di leader nazionali. Soprattutto perchè è innaturale mettere in discussione un presidente uscente se non ci sono fatti gravi. E noi qui abbiamo sempre governato bene, nella giunta lavorano in armonia con me 4 assessori azzurri indicati dallo stesso Miccichè. Non c’è mai stato problema. Questa situazione fa male al centrodestra”.
In merito alla richiesta della leader di Fdi, Giorgia Meloni, di un intervento di Silvio Berlusconi, Musumeci commenta: “Condivido e sì, ho sentito di recente Berlusconi. Ha dato la sua disponibilità, ma io sono molto prudente, rispetto il travaglio che vivono le forze politiche al loro interno… Ma il centrodestra sta dando uno spettacolo indecoroso, qualcuno deve assumersi la responsabilità”. Musumeci dice, inoltre, di non avere parlato con Matteo Salvini: “No. Ci siamo scambiati per messaggio gli auguri”. Ed in merito ad un asse FI-Lega per un nuovo assetto del centrodestra, dichiara: “Io sento parlare di ‘laboratorio Sicilià, ma non vedo perchè i siciliani debbano fare le cavie, magari imbarcando in un’alleanza grillini e sinistra per scimmiottare Draghi. Vogliamo normalità, stabilità, in Sicilia il centrodestra è maggioranza e può vincere”.
“Io – aggiunge – ho visto solo sondaggi che mi danno vincente su altri possibili sfidanti e avversari. Se gli altri partiti ne hanno di diversi, li mostrino. Sa che si dice qui? Che di una persona ‘prima si chiacchiera e poi diventa chiacchierata…’. Ecco, non lo accetto. E credo davvero che, con una telefonata e in un’ora, Berlusconi potrebbe risolvere tutto”. In riferimento alla competizione tra Salvini e Meloni, commenta: “Non riesco a capire come il fatto che una forza dell’alleanza cresca possa essere un problema. Ma che siamo, i pesci piranha?”. E alla domanda se Salvini ambisse alla presidenza della Sicilia per la Lega, risponde “Ah beh, tutto è possibile. Ma non tutti i desideri diventano diritti”.
(ITALPRESS).
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