Rino Passalacqua: “Per l’Asp l’acqua è parzialmente potabile. Si può approvvigionare l’80% della città di Marsala”

Gaspare De Blasi

Rino Passalacqua: “Per l’Asp l’acqua è parzialmente potabile. Si può approvvigionare l’80% della città di Marsala”

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martedì 05 Aprile 2022 - 07:06

Rino Passalacqua, consigliere comunale eletto nelle fila dell’opposizione è stato anche assessore della precedente giunta di centro sinistra.

Architetto, lei è anche presidente della commissione Accesso agli Atti del comune. Recentemente vi siete interessati della documentazione relativa all’alto numero dei nitrati che è presente nell’acqua potabile, cosa ci può dire in proposito?

“Partiamo dalle notizie stampa che credo tutti voi operatori del settore avete appreso dai comunicati ufficiali del comune. Sono stati assegnati 90 milioni di euro a carico dei fondi del Pnrr e Fondo Sociale Europeo per il potenziamento della rete idrica che interessa anche i Comuni di Mazara e Petrosino. Ora ammesso che queste somme giungano a destinazione, e lo dico anche da tecnico, ci vorranno almeno 10 anni per terminare i lavori, iniziando subito. Il problema che ci siamo posti, come commissione, come consiglieri ma anche come cittadini è quello di capire cosa intende fare nell’immediato l’amministrazione per evitare che i marsalesi continuino a spendere tanto denaro per “mettere la pentola”.

Dalle carte che vi sono giunte cosa avete appreso?

“Intanto continuiamo a non capire perché il sindaco non diffonde le informazioni ai cittadini. Lo scorso 22 marzo l’Asp ha risposto al Comune che ci sono le condizioni per una parziale riapertura dell’erogazione per tutti i servizi previsti. In pratica sono diversi i pozzi dove non si raggiunge la soglia critica del 50% di nitrati e che quindi circa l’80% della popolazione potrebbe essere approvvigionata, sono le carte che parlano questa non è in alcun modo politica”.

Che dovrebbe fare l’amministrazione?

“In commissione ci siamo chiesti se il sindaco e i tecnici del Comune stanno procedendo ad una analisi dei terreni confinanti con i pozzi comunali. Se vi sono nitrati è certamente da lì che si sono riversati nell’acqua che poi viene distribuita. Di certo non si può continuare a fare spendere alla gente denaro in questi tempi difficili”.

Un altro argomento che lei ha sollevato, ma per la verità non soltanto lei, in consiglio comunale è quello relativo ai lavori sul Lungomare di Marsala.

“Lo scorso anno in tema di dibattito consiliare relativo al Bilancio e alle Opere Pubbliche Triennali, l’Amministrazione aveva avanzato una proposta di indebitamento di circa 700 mila euro per il rifacimento di via Scipione L’Africano fino al Lungomare oggi interessato ai lavori. L’aula ritenendo non urgente e neppure necessaria tale spesa, ha bocciato l’iniziativa. Il sindaco ha aggirato la decisione del Consiglio dove anche la sua maggioranza aveva votato contro, utilizzando i fonti statali che ogni anno vengono inviati ai comuni per il decoro e li ha spesi, io dico inutilmente, per fare un lavoro pubblico inconcludente. Basti guardare il “prodotto” parzialmente finito dove possono transitare i veicoli anche pesanti, ma non certamente i pedoni. Sembra un dosso di quelli che sono stati vietati perché pericolosi. Tanto è vero che è stato necessario, per evitare che le macchine potessero avere problemi transitandoci sopra, alzare lateralmente il tutto con l’asfalto. Si potevano spendere queste somme per il decoro di altre strade del centro, come la via Stefano Bilardello, la via Edoardo Alagna e soprattutto per i marciapiedi di via Roma che sono stati il pallino dell’attuale assessore ai Lavori Pubblici quando era consigliere. Ora evidentemente si è dimenticato di quello chiedeva nelle sue interrogazioni alla precedente amministrazione, quando rivestiva il ruolo di consigliere comunale ”.

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