Parco Eolico Matarocco, per Legambiente “è l’ennesimo microprogetto che consuma suolo”

Vincenzo Figlioli

Parco Eolico Matarocco, per Legambiente “è l’ennesimo microprogetto che consuma suolo”

Condividi su:

sabato 12 Febbraio 2022 - 07:00

Nei giorni scorsi la nostra testata si è occupata del Parco Eolico Matarocco. Un progetto, già provvisto delle necessarie autorizzazioni, che prevede l’installazione di dieci aerogeneratori tra i territori di Marsala e Mazara. L’investimento sulle energie rinnovabili in quest’area della Sicilia ha spesso acceso il dibattito pubblico: c’è chi (per varie ragioni) non guarda con favore i parchi eolici e chi ritiene i vantaggi per l’ambiente prevalenti rispetto all’eventuale alterazione dello skyline o all’eccessivo sfruttamento del suolo.

Sugli impianti eolici Legambiente ha assunto in questi anni posizioni diverse, seguendo un approccio tendenzialmente laico, orientato a valutare la loro collocazione e le caratteristiche progettuali. Per il presidente del circolo Marsala-Petrosino di Legambiente, Giuseppe Marino, il Parco Eolico Matarocco non è che uno dei tanti “microprogetti che consumano suolo”. “Ci stupiamo – afferma l’ingegnere Marino – come la Regione favorisca questo genere di progetti ed osteggi invece quelli dei parchi eolici galleggianti che hanno bassissimo impatto ambientale, non consumano territorio e hanno un impatto importante nel processo di decarbonizzazione e quindi per la riduzione delle emissioni in atmosfera, cause del riscaldamento globale”.

Marino evidenzia inoltre come l’installazione di aerogeneratori eolici al posto dei vigneti, a lungo andare, potrebbe determinare – assieme al fenomeno della vendita dei catastini – un progressivo impoverimento della produzione vitivinicola, in un territorio che a lungo si è potuto fregiare del primato produttivo in questo settore.

“Ci chiediamo anche – conclude il presidente del circolo locale di Legambiente – come si pongono le amministrazioni locali ed, in particolare, il sindaco di Marsala rispetto a questa palese contraddizione”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta