Piste ciclabili a Marsala: si va verso l’ok per il tratto urbano. Salta quella del litorale sud?

Vincenzo Figlioli

Piste ciclabili a Marsala: si va verso l’ok per il tratto urbano. Salta quella del litorale sud?

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giovedì 10 Febbraio 2022 - 07:00

Marsala e le piste ciclopedonali: un rapporto fin qui tormentato che fatica a decollare. Considerate tra le infrastrutture strategiche nella visione delle smart city, le piste ciclabili e pedonali si stanno diffondendo un po’ in tutta Italia, con il contributo dell’Unione Europea, che in questi anni ha finanziato generosamente le opere che promuovono un’idea sostenibile di mobilità urbana.

Negli anni scorsi, l’amministrazione Di Girolamo ha puntato su tre progetti per dotare l’esteso lungomare marsalese di una corsia di transito riservata ai ciclisti, dallo Stagnone fino ai lidi del versante sud. Com’è noto, la realizzazione del primo tratto, 8 km tra Villa Genna e San Teodoro, è stata accompagnata da reazioni molto diverse: da un lato gli entusiasti, che hanno cominciato subito a fruire dell’opera, dall’altro coloro che non ne hanno compreso l’utilità o che hanno evidenziato i problemi legati alla viabilità, tenuto conto che il restringimento della carreggiata ha comportato il ricorso al senso unico di marcia per i veicoli. L’amministrazione Grillo, appena insediata, ha subito chiarito di non essere convinta delle modalità con cui la pista ciclopedonale è stata realizzata e l’argomento ha spesso tenuto banco in Consiglio comunale. Dopo le difficoltà evidenziatesi la scorsa estate, con lunghe file di auto e la nota polemica sulla via Giacalone, si attende adesso il collaudo dell’opera. Dopo di che, sono previsti alcuni interventi che dovrebbero garantire una più funzionale fruibilità dell’arteria viaria nel suo complesso.

Sull’iter procedurale riguardante gli altri due progetti riguardanti Marsala sono stati più volte chiesti chiarimenti da parte delle forze sindacali, politiche e da Legambiente, dopo che l’amministrazione Grillo aveva annunciato, lo scorso ottobre, di volersi confrontare con le commissioni consiliari e il Parco Archeologico prima di procedere all’inizio dei lavori per il progetto che prevede la realizzazione di una pista ciclabile tra la zona di Salinella e lo stabilimento Florio. L’opera è già stata ammessa a un finanziamento di 2 milioni di euro, come comunicato lo scorso autunno dalla Regione Siciliana attraverso un apposito decreto. Nelle commissioni consiliari del Comune di Marsala, in realtà, l’argomento non è stato ancora trattato, tuttavia l’amministrazione assicura di aver trasmesso gli atti alla presidenza del Consiglio comunale ed è probabile che se ne parlerà nelle prossime sedute consiliari, un po’ come avvenuto con la questione dei passaggi a livello. Dalle notizie fin qui filtrate, pare che l’orientamento generale sia di portare avanti il progetto per questa seconda pista ciclopedonale con qualche modifica rispetto all’idea iniziale e, verosimilmente, mantenendo il doppio senso di circolazione sul lungomare urbano.

Il terzo progetto riguarda, invece, il tratto del litorale sud, che dallo stabilimento Florio arriva fino alla rotonda di contrada Berbaro, di fronte il lido Signorino. Si tratta di una corsia ciclopedonale di altri 6 km, che consentirebbe a ciclisti e podisti di attraversare in sicurezza un’arteria viaria che in estate diventa molto trafficata e che attualmente è oggetto di lavori di manutenzione straordinaria da parte del Libero Consorzio. Le principali perplessità da parte dell’amministrazione e dei consiglieri comunali pare che riguardino proprio questa terza opera. Per realizzarla, infatti, anche in questo caso si dovrebbe istituire il senso unico di marcia e la prospettiva non risulta gradita a molti cittadini che d’estate si trasferiscono nelle seconde case, facendo la spola quotidianamente tra la zona dei lidi e il centro. La discussione si preannuncia accesa e delicata, perchè sarebbe un peccato rinunciare a un ulteriore finanziamento di 800 mila euro per un’infrastruttura moderna e in linea con le politiche ambientali europee. Senza contare che, in un secondo momento, questo tratto potrebbe essere collegato anche alla pista ciclabile che verrà realizzata dal Comune di Petrosino nella zona del Biscione. D’altro canto, qualsiasi progettualità in quell’area non può prescindere da un ragionamento più ampio che coinvolga un altro progetto al momento in sospeso – la riqualificazione del Waterfront – e la necessità di ripensare in maniera più radicale al futuro di quel versante, che tra l’erosione costiera e l’abusivismo edilizio mostra una crescente sofferenza.

In quest’ottica, continua a stupire l’assenza dal dibattito pubblico di un ragionamento sulla necessità di procedere al ripascimento delle coste, sul modello di quanto avvenuto in altre città che si affacciano sul mare. Un intervento che consentirebbe di avere spiagge più ampie e accoglienti, di realizzare un percorso viario più ampio e sicuro, in cui poter serenamente integrare la pista ciclopedonale.

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