Confermata la condanna all’ergastolo per Nicolò Girgenti. La prima sezione della Suprema Corte di Cassazione ha rigettato l’istanza presentata dalla difesa dell’agricoltore marsalese, ritenuto responsabile dell’omicidio del maresciallo Silvio Mirarchi. Il delitto avvenne nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno del 2016, in contrada Ventrischi. Sul posto per un sopralluogo, assieme all’appuntato Cammarata, il vicecomandante della Stazione dei Carabinieri di Ciavolo notò movimenti sospetti nei pressi di una serra. Ne seguì uno scontro a fuoco in cui Silvio Mirarchi fu gravemente ferito. L’indomani il decesso, presso l’Ospedale di Palermo, all’età di 53 anni.

Le indagini, condotte con l’ausilio dei Cacciatori di Calabria, portarono all’arresto di Girgenti ed al successivo rinvio a giudizio per omicidio in concorso. Nell’autunno 2018 la condanna al massimo della pena, davanti alla Corte d’Assise di Trapani presieduta dal giudice Piero Grillo. Nel 2020 la Corte d’Assise d’Appello di Palermo confermò la sentenza. Con il pronunciamento della Corte di Cassazione si conclude definitivamente la vicenda giudiziaria di Nicolò Girgenti, a distanza di cinque anni e mezzo dall’omicidio. La famiglia Mirarchi si è costituita parte civile nel processo, assistita dall’avvocato marsalese Giacomo Frazzitta.