Zerocalcare, “Strappare lungo i bordi” la migliore serie Netflix

redazione

Zerocalcare, “Strappare lungo i bordi” la migliore serie Netflix

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mercoledì 22 Dicembre 2021 - 14:45

Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, è uno dei più famosi fumettisti italiani del nuovo millennio, i suoi fumetti sono amatissimi, tanto da aver portato il suo personaggio prima al cinema con il film del 2018 “La Profezia dell’Armadillo” e poi on demand, grazie a Netflix con la serie in 6 episodi dal titolo “Strappare lungo i bordi”.

La serie è animata e senza alcuna ombra di dubbio, è la migliore serie italiana che la Netflix abbia mai partorito. La serie tra l’altro è perfetta per avvicinarsi al mondo Zerocalcare, perché nel corso dei sei brevissimi episodi, che si possono tranquillamente vedere in un’unica soluzione, si racconta un po’ tutta la vita del protagonista attraverso i consueti flash-back, che ne ripercorrono le tappe essenziali della sua giovinezza, in cui conosceremo i suoi compagni di avventura da sempre, Sarah e Secco, doppiati rispettivamente da Chiara Gioncardi e Paolo Vivio, e la stessa coscienza di Zerocalcare, che è un armadillo perennemente “vicino” al nostro protagonista e che lo accompagna da sempre nella sua esistenza e che qui prende la voce di Valerio Mastandrea.

“Strappare lungo i bordi” racconta, attraverso questi ritorni costanti al passato, un viaggio, che i tre amici (accompagnati dalla fidata coscienza di Zerocalcare) stanno affrontando, dirigendosi verso Biella, con uno scopo ben preciso. E’ quindi si dipana la cronaca di un viaggio pieno di humor e sarcasmo ma soprattutto un viaggio interiore con una forza narrativa che non lascia scampo se non quello di cominciarne la visione e non abbandonarla, e ritrovandosi inspiegabilmente alla fine di questo breve ma intenso viaggio, inevitabilmente con le lacrime “lungo i bordi” degli occhi.

I dialoghi sono moderni, coraggiosi, accompagnati da una scrittura che mette in evidenza tutta la bravura di Rech, perché c’è tanta comicità, è vero, ma come l’autore ha da sempre abituato i suoi lettori, prima o poi dietro l’angolo ci sta anche quello “strappo” del titolo, una virata verso qualcosa di sorprendente, che lascia spiazzati e che non lascia indifferenti.

La serie è una di quelle che scava nell’intimo del telespettatore, vuole dare voce a chiunque, perché è certo che ognuno si ritroverà negli stati d’animo di Zero, nelle sue intenzioni, nelle emozioni e nei cambi di umore e tutti si guarderanno dentro per capire cosa sta dicendo ad ognuno di noi l’armadillo che teniamo dentro.

Un plauso va a Netflix nell’aver creduto in questo ardito progetto, ma uno ancora più grande va a Michele Rech, alias Zerocalcare, per averci regalato la serie animata più bella degli ultimi anni. Cosa non da poco da ricordare, è che la serie è completamente italiana.

“Ho pensato che c’era qualcosa di incredibilmente rasserenante nell’essere un filo d’erba. Che non faceva la differenza per nessuno. E non c’aveva la responsabilità per tutti i mali del mondo”

“Dai su, se su ottomila film non te ne va bene manco uno, forse sei te che non vai bene”

[ Piero Stampa ]

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