Caso Marsala e bilancio delle amministrative, per Valentina Villabuona: “E’ mancata anche la guida provinciale”

Vincenzo Figlioli

Caso Marsala e bilancio delle amministrative, per Valentina Villabuona: “E’ mancata anche la guida provinciale”

Condividi su:

martedì 19 Ottobre 2021 - 06:45

Dopo il segretario provinciale Domenico Venuti, anche la presidente dell’assemblea del Pd di Trapani Valentina Villabuona interviene sulle vicende che hanno visto protagonisti i dem in queste settimane, dal voto amministrativo alle dimissioni della segretaria Rosalba Mezzapelle a Marsala.

Come esce il Pd trapanese dal voto ad Alcamo e Calatafimi?

Certamente il Pd non esce bene da queste amministrative ed è inutile nasconderlo, soprattutto se le sommiamo con quelle precedenti ed è necessario ed urgente aprire una riflessione profonda. L’autonomia dei circoli è fondamentale, ma non è possibile lasciare tutto il peso delle amministrative sui segretari, sarebbe stato necessario un sostegno provinciale. Da tempo chiedo quale sia la politica delle alleanze del Partito Democratico e come dobbiamo aprire un dialogo costante con tutti i partiti con noi compatibili, i sindacati, i movimenti presenti nella nostra provincia, dialogo che non può essere solo elettorale, perché poi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ad Alcamo per arrivare ad un accordo con il M5S ci voleva un lavoro lungo che purtroppo non c’è stato e che non si poteva recuperare a pochi mesi dalle elezioni, ma il risultato di Alcamo ci dice anche che se il centro destra fosse andato unito è probabile che Surdi non sarebbe stato rieletto e quindi chiedo nuovamente quale deve essere il rapporto con i moderati e quanto pensiamo di discutere di questi temi nelle sedi di Partito? Trovo pericoloso che il dibattito del Pd si sia spostato sulla stampa, che addirittura durante la campagna elettorale siano usciti articoli su questioni interne del Pd che non erano certamente la priorità e che manchi da quasi un anno l’opportunità di discutere negli organismi provinciali.

La prossima primavera ci sono altri test importanti, da Erice a Petrosino. Quale percorso suggerisce?

Il percorso, indipendentemente dai comuni che vanno al voto dovrebbe essere sempre uguale, sicuramente deve partire dal Circolo territoriale, ma deve rientrare in un quadro provinciale che assista e segua, diversamente il Pd si muove come una lista civica e non mi pare che da Marsala ad Alcamo i risultati siano stati incoraggianti.

Per le regionali, invece?

Colgo l’occasione della domanda, per chiederlo io da Presidente dell’Assemblea del Pd ai dirigenti e alle dirigenti del mio partito quale possa essere il percorso che ci debba portare alle regionali e lo chiedo anche con una certa preoccupazione, dal momento che ad oggi girano nomi sulla stampa di potenziali candidati o candidate, ma non c’è una visione comune su come costruire la lista e su quale debba essere il percorso che ci porti a riconfermare il seggio alle regionali. Prima che sulle regionali mi concentrerei su come far partire il Pd, che non mi pare sia mai partito e che ha bisogno di tutte e tutti i dirigenti di buona volontà che vogliono scommettere sul Partito mettendo da parte le loro legittime ambizioni personali. O facciamo un patto tra persone di buona volontà che hanno a cuore le sorti del Pd o temo che difficilmente il partito potrà tornare ad essere competitivo in vista delle regionali.

Il Pd di Marsala è nuovamente nel caos, in seguito alle dimissioni della segretaria Mezzapelle. Cosa pensa della situazione che si è venuta a creare?

Onestamente mi dispiace che il Pd di Marsala sia nuovamente senza guida. Io penso che sono stati fatti molti errori fin dal congresso che era unitario più nella forma che nella sostanza e sapevamo tutti che questo avrebbe dovuto portare ad un maggiore impegno di tutte e tutti, affinché, quella forzata unità diventasse qualcosa di più. Questo impegno è mancato sia nella gestione della fase elettorale che dopo quando si è preferita la via dei ricorsi, che era chiaramente la strada sbagliata, tanto che la Commissione è venuta meno per vizi formali ed i ricorsi rigettati anche nel merito. Ciò non toglie, però, che la soluzione non può e non deve essere duplicare il circolo attraverso quello online, che ha natura e funzione diversa, ma è necessario lavorare tutti insieme per fare sintesi e rilanciare il Circolo territoriale. Tuttavia, io non mi sento di attribuire colpe specifiche ai dirigenti di Marsala, perché c’è una responsabilità comune sui fatti di Marsala, Mazara, Alcamo e potrei continuare, che è l’assenza di una guida provinciale che possa anche fungere da camera di compensazione per risanare i conflitti che ci sono sempre stati all’interno di un partito e che non vanno mai alimentati, ma gestiti.

Le risulta che ci fosse un accordo, non rispettato, in base a cui Linda Licari doveva essere nominata vicesegretaria del partito dopo l’elezione della Mezzapelle?

Assolutamente sì, l’accordo rientrava in quello provinciale che venne fatto da me e Venuti e mi stupisce apprendere dalla stampa che la Mezzapelle (e probabilmente non solo lei) non lo sapesse, evidentemente c’è stato un difetto di comunicazione. Quell’accordo nasceva dall’esigenza di rimettere insieme il PD di Marsala con l’elezione a presidente di Galfano e con l’impegno a comporre una segreteria forte e aperta anche ad esterni che aiutasse la segretaria che era scontato che da sola non poteva rimettere in piedi un partito che veniva da un commissariamento lasciato a metà da Venuti, senza guida per anni e a pochi mesi da elezioni molto complicate. Gli accordi si fanno sempre con le migliori intenzioni, ma poi devono essere portati avanti ed è chiaro che a concretizzarlo doveva essere chi si è assunto l’onere di guidare il Pd. Ripeto evidentemente c’è stato qualche problema di comunicazione tra Venuti e chi in teoria lo sosteneva.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta