Amministrative ad Alcamo: il punto sui candidati e i nodi ancora da sciogliere

Vincenzo Figlioli

Amministrative ad Alcamo: il punto sui candidati e i nodi ancora da sciogliere

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giovedì 09 Settembre 2021 - 06:45

Ultimi giorni prima della presentazione delle liste ad Alcamo in vista delle amministrative del 10 e 11 ottobre. Tendenzialmente, le coalizioni e le candidature si stanno finalmente definendo con chiarezza, tuttavia restano ancora alcuni nodi da sciogliere che potrebbero risultare decisivi ai fini dell’esito finale, mentre sullo sfondo si continua a seguire con grande attenzione la vicenda giudiziaria che coinvolge il sindaco di Castellammare Nicolò Rizzo, la cui sentenza – attesa per martedì – potrebbe avere effetti anche sulla situazione politica ad Alcamo.

Il primo a presentare ufficialmente la propria coalizione sarà il sindaco uscente Domenico Surdi, che venerdì al Collegio dei Gesuiti incontrerà i cittadini per illustrare il progetto politico per il prossimo quinquennio. Potrà contare sulla lista civica Avanti con Surdi e i simboli del Movimento 5 Stelle e di ABC – Alcamo Bene Comune, che cinque anni fa si sfidarono al ballottaggio e adesso si ritrovano assieme. Pur avendo lasciato i pentastellati hanno pubblicamente manifestato il proprio sostegno al primo cittadino uscente anche l’europarlamentare Ignazio Corrao e il deputato Antonio Lombardo.

A differenza di altri Comuni siciliani in cui si voterà quest’anno, non sembrano esserci le condizioni per un’alleanza tra M5S e Pd ad Alcamo. I tentativi di dialogo delle scorse settimane non hanno prodotto risultati apprezzabili e i democratici, al momento, non figurano ufficialmente in nessuna delle coalizione in campo, così come (sul fronte opposto) Diventerà Bellissima. Tuttavia, si parla da tempo di un’ulteriore candidatura nel campo progressista: fino a ieri sembrava che l’investitura dovesse riguardare Giusy Bosco, proveniente dall’area ambientalista e sponsorizzata dall’ex parlamentare dei Verdi Massimo Fundarò, dal Forum Civico per Alcamo e da Cento Passi per la Sicilia. Secondo indiscrezioni circolate a più riprese, sul suo nome si sarebbe registrato anche il gradimento della la deputata regionale Valentina Palmeri (ex M5S), dell’ex sindaco Giacomo Scala (Italia Viva) e dell’assessore regionale dell’Udc Mimmo Turano, che originariamente avrebbe dovuto sostenere la candidatura (poi tramontata) dell’avvocato Leonardo Salato. Nel tardo pomeriggio di ieri, lo stop probabilmente definitivo a questo progetto attraverso un post pubblicato su facebook: “Ci abbiamo provato. Con dedizione, impegno, passione, abbiamo provato a dare a questa città un volto nuovo, per la prima volta quello di un sindaco donna. Ma il tentativo di portare una ventata di autentico rinnovamento per l’elezione del sindaco di Alcamo, mettendo insieme una coalizione civica e ambientalista, oggi si interrompe. Il nostro progetto, così come lo avevamo immaginato già due anni addietro, è stato costruito con i tanti appuntamenti di ascolto della città organizzati dal Forum Civico e concretizzato con la scelta di una candidatura che lo impersonasse. Purtroppo gli avvenimenti delle ultime ore, la presenza di forze ingombranti per il portato politico ed estranee alle scelte di campo fin qui fatte, ha snaturato del tutto il senso che avremmo voluto dare alla nostra sfida“.

Le prossime ore consentiranno di capire se questo gruppo che si era creato riaprirà il dialogo con Surdi, sosterrà un’altra candidatura o sceglierà la strada del disimpegno, quantomeno al primo turno.

Nonostante la rinuncia di Salato, anche l’area di centrodestra non è riuscita a trovare l’intesa per presentare un progetto unitario.

La coalizione più robusta, in termini di liste, dovrebbe essere quella che sostiene Massimo Cassarà e che ha nell’ex senatore Nino Papania il principale regista. Nei manifesti elettorali in circolazione si leggono ben nove simboli, secondo uno schema che somiglia molto a quello delineatosi lo scorso anno a Marsala intorno alla candidatura di Massimo Grillo. Oltre a Via e Lega, ci sono Siamo Alcamo, gli autonomista dell’MNA, Democrazia e Libertà, Destra Liberale Italiana, Con Alcamo nel Cuore, Alba e Noi con l’Italia – Cantiere Popolare.

Non si riconosce nella coalizione di Cassarà Fratelli d’Italia, che punta tutto sul proprio coordinatore comunale, Alessandro Fundarò, sostenuto anche dalla lista civica Alcamo Cresce.

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