Ordigno e minacce a Musumeci, solidarietà dal mondo politico

redazione

Ordigno e minacce a Musumeci, solidarietà dal mondo politico

Condividi su:

domenica 05 Settembre 2021 - 21:01

Un ordigno rudimentale, fatto brillare dagli artificieri della polizia, e una lettera di minacce al governatore siciliano Nello Musumeci, sono stati scoperti lungo la ferrovia Catania-Militello. A indagare sull’episodio è la questura di Catania.

Diversi messaggi di solidarietà, intanto, sono arrivati all’indirizzo di Musumeci, a partire dai componenti della sua compagine assessoriale, che hanno firmato una nota congiunta: «Il ritrovamento di una bomba e di una lettera di minacce rivolte al presidente Musumeci è inquietante. Saranno gli inquirenti a chiarire i contorni di questa vicenda ma una cosa è certa: il clima di odio e violenza, non solo verbale, che viene sempre più spesso alimentato strumentalmente, è pericoloso e ormai dilagante. Non nascondiamo la nostra preoccupazione, anche perché si tratta della ennesima intimidazione che riguarda il presidente. A lui, con affetto, la vicinanza e solidarietà della Giunta di governo, sicuri che non si lascerà intimidire e andrà avanti con il coraggio e la determinazione di sempre».

“Sono solidale personale con il presidente della Regione, Nello Musumeci, per le vili minacce che lo hanno raggiunto. L’ordigno, sia pure rudimentale, trovato lungo i binari tra Militello Val di Catania e Catania, avrebbe potuto provocare danni alle persone e alle cose. Mi auguro che gli investigatori risalgano al più presto agli autori di questo esecrabile gesto”. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha commentato la notizia sulle minacce al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Siamo al fianco del presidente Nello Musumeci per le vili minacce nei suoi confronti e certi, ben conoscendolo, che non si farà intimidire – dice il capogruppo di Diventerà bellissima all’Ars, Alessandro Aricò -. Il nostro auspicio è che le indagini facciano luce su questa inquietante vicenda e permettano di risalire agli autori dell’ignobile gesto”. Anche il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia a Sala d’Ercole esprime solidarietà al presidente della Regione Siciliana: “Esprimiamo la più ferma condanna per il vile atto rivolto al presidente Musumeci – dicono Elvira Amata, Gaetano Galvagno e Rossana Cannata – siamo certi che gli investigatori riusciranno a risalire a coloro che hanno messo in atto questo gesto che avrebbe potuto causare non soltanto danni alle infrastrutture ma soprattutto alle persone. Facciamo appello al prefetto di Catania e alla magistratura – aggiungono – affinché si possano mettere in atto tutte le misure di sicurezza per la protezione del presidente al quale chiediamo di proseguire la sua attività con serenità e con la consapevolezza che tutte le forze politiche presenti in Assemblea respingono ogni forma di violenza”.

 “Il grave gesto intimidatorio ai danni del presidente Musumeci non merita tanti giri di parole: è un attacco inqualificabile, che poteva cagionare seri disagi e che per tale motivo, merita di essere punito dagli organi competenti. Al presidente Musumeci la mia piena solidarietà, unita all’invito a continuare a testa alta, senza recedere di un passo. È la migliore risposta che si possa dare”. Lo afferma il deputato di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Giuseppe Milazzo.  

“Sono vicino a Nello Musumeci per il vigliacco gesto intimidatorio subìto – ha commentato il senatore di Italia Viva Davide Faraone -. Tutti uniti contro l’odio e la violenza, senza se e senza ma”.

“Trovo molto grave l’atto intimidatorio nei confronti del presidente della Regione Siciliana. L’ordigno, seppur rudimentale, avrebbe potuto compiere danni o peggio ancora vittime. Rivolgo all’uomo e al presidente della Regione, Nello Musumeci, la mia solidarietà. E mi auguro che su questo episodio le autorità competenti facciano luce al più presto possibile”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, in un post pubblicato su Facebook, a proposito dell’ordigno esplosivo e del messaggio intimidatorio indirizzato al presidente Musumeci e rinvenuto sulla linea ferrata tra Militello e Catania.

“Restiamo inquieti e preoccupati di fronte alla notizia di una lettera contenente minacce nei confronti del presidente della Regione Nello Musumeci, ritrovata accanto ad un ordigno esplosivo lungo la linea ferroviaria Catania-Militello. Ci auguriamo si faccia presto chiarezza su ciò che è accaduto. Al presidente Musumeci va la solidarietà mia personale e dei deputati del gruppo parlamentare PD all’Ars”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Assemblea Regionale Siciliana.

“Esprimo la mia solidarietà al presidente della Regione Nello Musumeci per le gravi minacce subite. Spero che le indagini facciano presto chiarezza per individuare i responsabili di questo vile gesto”. Lo afferma in una nota il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“In politica, come nella vita, capita di trovarsi in disaccordo con le opinioni altrui, ma la violenza non deve essere mai contemplata come segno di protesta. Non è così che si vive in un Paese democratico. La mia solidarietà al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci”. Così in un tweet il sottosegretario alle Infrastrutture e mobilità Giancarlo Cancelleri

“La battaglia ed il confronto politico, anche aspri e duri – al netto delle ingiustificabili offese anche sul piano personale oltre che istituzionale ricevute – non possono esimermi dal manifestare solidarietà al Presidente della Regione ed agli Amministratori pubblici esposti sul fronte delle azioni di Governo a maggior ragione in questi periodi di incertezza strisciante”. A dirlo é il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, che sottolinea come “qualunque forma di violenza che attenti ancor più alla sicurezza individuale od a minar la libertà d’azione non possa che essere duramente condannata”.

A Castellammare del Golfo, anche il sindaco Nicolò Rizzo, con la giunta, esprime solidarietà e vicinanza al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci «per il vile gesto intimidatorio subito che condanniamo fermamente, come qualsiasi altro atto di violenza, anche verbale».«Siamo certi che il presidente Musumeci non si lascerà scalfire da queste ignobili azioni e andrà avanti nell’azione di governo con la determinazione che lo caratterizzano. Auspichiamo che le indagini facciano presto chiarezza e -conclude il sindaco Nicolò Rizzo- vengano presto identificati gli autori di questo gravissimo gesto». Solidarietà al presidente Musumeci espressa anche dal presidente del consiglio comunale di Castellammare del Golfo, Mario Di Filippi per conto del consesso cittadino.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta