Incendi: Musumeci chiede a Draghi stato di mobilitazione della Protezione Civile

redazione

Incendi: Musumeci chiede a Draghi stato di mobilitazione della Protezione Civile

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sabato 31 Luglio 2021 - 15:12

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha chiesto al capo del governo nazionale, Mario Draghi, la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile.

La richiesta si è resa necessaria di fronte al grave rischio di incendi dovuto alla eccezionale situazione meteo-climatica che interessa l’Isola. L’eventuale riconoscimento dello stato di mobilitazione determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.
Nella mattinata il presidente Musumeci è stato in contatto con il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, per sollecitare l’adozione del provvedimento. Poco prima, assieme al capo della Protezione Civile regionale Salvo Cocina e al responsabile provinciale Giovanni Spampinato, il governatore ha fatto un sopralluogo nell’area della Plaia in cui ieri pomeriggio, come è noto, le fiamme partite da terreni incolti hanno distrutto alcuni stabilimenti balneari.

“La Sicilia brucia, ma cosa ha fatto il governo regionale per prevenire questo disastro? Sono mesi che, al fianco dei sindaci, delle comunità locali e dei rappresentanti dei forestali, chiediamo di attivare un adeguato piano di prevenzione e di controllo del territorio, ma i nostri appelli sono stati del tutto ignorati dal governo Musumeci”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars che ricorda come già in occasione dell’esame della finanziaria regionale il PD aveva denunciato che la scelta di utilizzare fondi europei non era compatibile con i tempi d’avvio della campagna antincendio boschivo. Lupo ricorda inoltre che, anche ad aprile, il PD è intervento nel corso di una mobilitazione delle rappresentanze sindacali del comparto forestale per chiedere un adeguato piano operativo di manutenzione dei boschi e di prevenzione degli incendi.

“In diversi casi i roghi sono conseguenza di vere e proprie azioni criminali – dice Lupo – ma il governo Musumeci ha pesanti responsabilità di fronte al disastro di questi giorni, per ciò che si poteva fare e non è stato fatto. Mi riferisco innanzitutto al mancato potenziamento di uomini e mezzi nell’azione di prevenzione, controllo e contrasto dei rischi di incendi, così come alla verifica sulla realizzazione di viali tagliafuoco. Adesso è necessario accertare eventuali responsabilità di questi ritardi, così come è indispensabile una azione decisa da parte delle autorità competenti per individuare gli autori dei roghi.  Ma serve anche la collaborazione e l’impegno da parte dei cittadini e delle amministrazioni locali: chi è a conoscenza, denunci i piromani – conclude Lupo – ed i Comuni si costituiscano parte civile nei processi che li vedranno coinvolti”.

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