Il presidente di Airgest Salvatore Ombra esprime soddisfazione per la sospensione dell’addizionale comunale.
«Anche se – commenta il manager
marsalese – la sua applicazione solo fino alla fine dell’anno in
corso è insufficiente a rendere il provvedimento l’auspicato volano
per gli aeroporti sotto il milione di passeggeri, come era nella
ratio della norma che abbiamo chiesto di introdurre da anni, anche
come Aira, l’Associazione degli Aeroporti regionali e con il
supporto del presidente della Regione, Nello Musumeci e
del senatore Davide Faraone. Il fatto che oggi sia
stata finalmente presa in considerazione dalla politica, con un
emendamento nel decreto Sostegni bis, è per noi motivo di
speranza e gratitudine per la sensibilità e lungimiranza dimostrate.
È, in atto, un buon risparmio ma per essere un incentivo nella
programmazione e nei relativi investimenti delle compagnie aeree sui
nostri aeroporti – conclude Ombra – dovrebbe essere
definitiva o almeno programmata per un biennio».
L’emendamento
“Trapani”, per sospendere fino al 31 dicembre 2021 l’addizionale
comunale sui diritti d’imbarco dei piccoli aeroporti, già promosso
da Airgest, in accordo con il vice ministro delle
Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Teresa
Bellanova, fu poi bocciato nella Legge di Bilancio e
secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore in un articolo a
firma di Nicoletta Cottone del 14 luglio, è stato
riproposto come emendamento al decreto Sostegni bis dal
deputato piemontese del Pd Davide Gariglio, per aiutare i
piccoli aeroporti danneggiati dallo stop ai voli causato dalla
pandemia da nuovo coronavirus. La copertura prevista è di 5,7
milioni per il 2021, imputata sul Fondo esigenze indifferibili. Sono
interessati venti scali che hanno registrato nel 2019 un traffico
passeggeri in partenza pari o inferiore a un milione. Si tratta di
Alghero, Ancona, Bolzano, Brescia, Comiso, Crotone, Cuneo, Genova,
Grosseto, Lampedusa, Marina di Campo, Pantelleria, Parma, Perugia,
Pescara, Reggio Calabria, Rimini, Taranto, Trapani e
Trieste.
L’addizionale comunale sui diritti di imbarco è
stata istituita dalla legge finanziaria per il 2004. Originariamente
si pagava 1 euro per passeggero imbarcato. Fondi destinati a vari
aspetti della sicurezza. Nel corso degli anni l’importo è cresciuto
da 1 a 6,50 euro a passeggero. Di questa somma 5 euro sono destinati
all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un
euro viene invece ripartito da Enav per i costi sostenuti
per garantire la sicurezza ai propri impianti e al “comparto
sicurezza” per il finanziamento di misure di prevenzione e
contrasto della criminalità e per il potenziamento della sicurezza
di aeroporti e stazioni ferroviarie. Una piccola parte di questo euro
è destinata ai comuni.