È stata inaugurata ieri pomeriggio presso la Galleria d’Arte “Santo Vassallo”, al Complesso monumentale “Filippo Corridoni” di Mazara del Vallo, la collettiva di pittura “Morfologie. Per sguardi, tracce. Una scholé mazarese”. La mostra è inserita nel programma dell’estate mazarese, denominata quest’anno “In zona blu”, e dà conto dell’operato di quattro artisti mazaresi di formazione e di generazioni diverse, Fabio Accardo Palumbo, Paolo Asaro, Giacomo Cuttone, Giuseppe Tumbarello, per un totale di quarantotto opere esposte, alcune delle quali realizzate durante la quarantena dell’anno scorso, e ispirate (come i titoli stessi del resto suggeriscono) al covid-19.
All’inaugurazione della mostra – che ha il patrocinio gratuito del Comune di Mazara ed è promossa dall’Istituto Euroarabo – sono intervenuti il curatore Aldo Gerbino, critico d’arte e poeta, che si è soffermato con particolare pregnanza sui linguaggi espressivi adottati dai singoli artisti, sullo specifico meticcio e sulle ascendenze geografiche e culturali del loro lavoro comune, oltre che sugli aspetti ‘morfologici’ evocati nel titolo, e il poeta e saggista marsalese Antonino Contiliano, che ha parlato della forte valenza ‘politica’ della cooperazione tra gli artisti, sottolineando come l’arte debba essere soprattutto un veicolo di interrogativi e di dissonanze, a dispetto del suo uso spesso puramente consolatorio. Puntuali anche gli interventi dell’architetto Maurizio Tosco dell’Istituto Euroarabo e dell’Assessore alla Cultura Germana Abbagnato, presente all’incontro: un evento che ha richiamato molti visitatori tra artisti provenienti dalla provincia di Trapani, amatori e turisti.
Come si legge nello scritto programmatico in premessa al catalogo della mostra, che contiene tra l’altro due densi saggi introduttivi degli stessi Gerbino e Contiliano, e in cui si tracciano i presupposti teorici per una vera e propria “Scuola di Mazara”, i quattro artisti si riferiscono alla città di Mazara come a un “laboratorio creativo”, evidenziando che “è stata sempre terra fertile nel campo delle arti visive”, oltre che “luogo realistico quanto visionario in cui accade tutto quello che attraversa il resto del Mondo”.
La mostra di pittura è visitabile fino al prossimo 8 agosto.
Francesco Vinci