Capitaneria e Marevivo, nei fondali trapanesi recuperate e smaltite reti da pesca abbandonate

redazione

Capitaneria e Marevivo, nei fondali trapanesi recuperate e smaltite reti da pesca abbandonate

Condividi su:

lunedì 07 Giugno 2021 - 12:50

Giovedì 3 e venerdì 4 giugno scorsi, i militari della Capitaneria di Porto di Trapani e dei dipendenti Uffici marittimi di Castellamare del Golfo e San Vito Lo Capo, in collaborazione con l’Associazione Onlus MAREVIVO, le associazioni di subacquei locali ed il Comune di San Vito Lo Capo hanno organizzato un’immersione nei fondali antistanti la tonnara di San Vito per individuare, recuperare e smaltire le reti da pesca abbandonate nella predetta zona di mare.

Le operazioni, iniziate la mattina del 3 giugno, hanno visto la partecipazione di due unità della Guardia Costiera, il battello pneumatico G.C. B36 della Delegazione di Spiaggia di San Vito Lo Capo e la motovedetta CP 719 dell’Ufficio Locale Marittimo di Castellammare del Golfo, che hanno monitorato e vigilato lo specchio acqueo dove si sono immersi i subacquei del 3° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Messina insieme ad altri operatori dell’Associazione MAREVIVO e della locale Associazione “Diving Sea Diver”, che hanno individuato la rete da recuperare, trasferendola in una zona di fondale più vicina alla superficie, dove poter meglio operare il successivo salpamento e deposito in porto, per il definitivo smaltimento a cura di una ditta specializzata individuata dal Comune di San Vito Lo Capo.

Le predette operazioni si sono concluse venerdì 04 giugno, quando con l’ausilio delle attrezzature di bordo del motopesca “PALINURO”, la rete è stata trasferita dal fondale dove era stata abbandonata al porto di San Vito Lo Capo, depositata in banchina e ritirata da parte della ditta di smaltimento.

La manifestazione ecologica organizzata costituisce un chiaro esempio di sinergica collaborazione tra le Amministrazioni dello Stato, gli Enti locali, MAREVIVO sempre attiva dal punto di vista della tutela ambientale, la marineria ed i centri di immersione, che sono stati invitati a segnalare tempestivamente anche situazioni di sofferenza dell’habitat marino ed a contribuire con le articolazioni territoriali del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per la segnalazione di materiali abbandonati sul fondale. 

L’incontro ha suscitato notevole interesse per la materia trattata ed è stato particolarmente apprezzato dai titolari dei centri diving, che hanno confermato la loro piena disponibilità a cooperare per la tutela dell’ambiente marino, la cui risorsa è naturale fonte di lavoro.

L’iniziativa in questione s’inserisce nell’ambito delle attività istituzionali rivolte alla difesa e tutela dell’ambiente marino e del territorio costiero svolte quotidianamente dalla Guardia Costiera ed è collegata alle numerose attività operative di vigilanza in mare e lungo le coste nell’ottica della protezione del patrimonio ambientale nonché nella più vasta campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica denominata “PlasticFreeGC”, finalizzata alla comunicazione ed educazione ambientale in materia di lotta alla dispersione delle microplastiche nell’ambiente marino e costiero.

L’appuntamento ambientale ha coinvolto ed attirato l’attenzione di tutti gli amanti del mare e soprattutto dell’ambiente ed è servita a consolidare il rapporto di collaborazione tra Istituzioni, centri di immersione e operatori della nautica indirizzando le attività verso processi che coinvolgono la comunità locale per la conservazione ambientale, rappresentando un importante momento formativo per sensibilizzare gli operatori del turismo subacqueo verso pratiche di sostenibilità e formarli al rispetto delle normative che tutelano il mare e le coste.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta