Grazie alla fiction Màkari si punta all’area marina Zingaro-Scopello

redazione

Grazie alla fiction Màkari si punta all’area marina Zingaro-Scopello

Condividi su:

giovedì 08 Aprile 2021 - 09:34

È esploso in questi giorni il fenomeno “Màkari”, dopo l’inizio della fiction Rai con protagonista Claudio Gioè che ha riscosso un notevole successo di pubblico.

Nel frattempo l’area in cui è girata la serie – da alcuni definita “Caraibi siciliani”, in provincia di Trapani tra i territori di Custonaci e San Vito lo Capo – sta vivendo un processo di rivalutazione territoriale e naturalistico unico nel suo genere e punta a diventare l’area marina protetta Zingaro Scopello.

C’è un progetto che porterà alla creazione della cosiddetta Area marina protetta Zingaro-Scopello, con i pescatori e volontari coinvolti nella protezione dell’area e l’area marina di Zingaro-Scopello si unirà alla Riserva Naturale orientata dello Zingaro.

Il set naturale di Màkari si aggiungerà alle sette aree marine protette siciliane, ma sarà un caso più unico che raro. È il pezzo di costa e mare tra Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, tra i luoghi dove sono state svolte le riprese dello sceneggiato Rai. Un progetto del Centro Studi Isvam di Palermo, portato avanti grazie a un crowdfunding (ancora in corso), porterà alla creazione della cosiddetta “Area marina protetta Zingaro-Scopello”.

Importante anche il lavoro dei volontari e degli operatori economici e del turismo (che potranno giovarsi molto della fiction Màkari). Svolgeranno un ruolo fondamentale i campi di volontariato delle cosiddette “Sentinelle della Natura”, che avranno il compito di informare i turisti delle regole del parco, svolgendo anche il ruolo di interpreti. Nei prossimi due anni, inoltre, tra questi volontari ci saranno anche dieci ragazzi da tutto il mondo.

Secondo il progetto, verranno anche organizzate immersioni didattiche, uno stazionamento per natanti, una riserva destinata al naturismo. 

Al momento sono sette le aree protette e riserve marine in Sicilia. Tra queste quelle delle isole di Ustica, Ciclopi, Pelagie ed Egadi. Poi quelle di Capo Gallo – Isola delle Femmine, del Plemmirio e di capo Milazzo.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta