Torna l’ora legale. Come di consueto, sarà l’ultima domenica di marzo – il 28 – a sancire il passaggio dall’ora solare. Il passaggio avverrà alle 2 di notte, quando si potrà metaforicamente mandare avanti di un’ora la lancetta dei minuti. In realtà, da alcuni anni a questa parte, il tradizionale rito è stato sostituito dagli aggiornamenti automatici dei vari dispositivi digitali, consentendo, dunque, al risveglio di poter già trovare sul proprio smartphone l’orario corretto.

L’ora legale resterà in vigore fino all’ultima domenica di ottobre – il 31 – quando tornerà a lasciare spazio all’ora solare e sarà possibile recuperare quei 60 minuti di sonno perduti.

Com’è noto, tra i principali vantaggi dell’ora legale c’è quello di “allungare” le giornate, consentendo di godere di un po’ di luce naturale in più e, conseguentemente, di poter risparmiare sulla bolletta elettrica.

L’Europa preme affinchè si mantenga un orario unico per tutto l’anno, in modo da evitare situazioni di stress e confusione per i cittadini (in particolare gli anziani) nelle giornate immediatamente successive al passaggio da un regime a un altro. Su tale eventualità, tuttavia, l’Italia si è sempre mostrata tiepida.