Marsala Calcio, parla Gharbi: “Se la società è ancora in vita il merito è mio” e rinuncia alla gestione dello Stadio

redazione

Marsala Calcio, parla Gharbi: “Se la società è ancora in vita il merito è mio” e rinuncia alla gestione dello Stadio

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lunedì 22 Marzo 2021 - 16:41

Una nota è giunta dall’Amministratore Unico del Marsala Calcio, Jihéd Gharbi in merito al suo controverso presente e futuro, nella società azzurra.
“In questi ultimi mesi ho subito diversi attacchi e mi è stato rinfacciato di non avere fatto cose concrete, ma solo chiacchere – afferma Gharbi -. Innanzitutto, se questa società è ancora in vita e la città di Marsala può ancora vantare una squadra di calcio, seppur militante nel campionato d’Eccellenza, non è certo per merito degli ex soci, dei tifosi, del Comune, ma è merito solamente mio. Dal 7 Agosto ad oggi ho pagato spese per un importo di circa € 140.000,00.Conoscevo la situazione debitoria della società, ma non credevo fosse così Disastrosa. Debiti risalenti addirittura alle precedenti due amministrazioni, quindi dal 2018 ad oggi. A fronte di un credito depositato presso la F.I.G.C. di circa € 35.000,00 ho pagato, tra vertenze economiche dei tecnici e dei calciatori, multe varie della F.I.G.C. e debiti con i collaboratori sportivi, la somma di € 78.264,00. Inoltre, sono arrivate altre cinque vertenze di calciatori che riguardano il Campionato di serie D del 2019/2020 per un ammontare di circa € 39.000,00 e ancora altre ne arriveranno. Ho vissuto diverse problematiche, acquisizione delle quote di minoranza, apertura di un nuovo Conto Corrente, ma soprattutto ho trovato le porte chiuse da parte di tantissime aziende Marsalesi per una eventuale sponsorizzazione, ricevendo da tutte la stessa risposta: CON IL MARSALA CALCIO NON VOGLIAMO AVERCI A CHE FARE.

E ringrazia alcuni soggetti e partner marketing, la famiglia Titone per il vitto dello staff e i tesserati, Alessandro De Marco per gli alloggi e gli sponsor. “Alcuni di essi risultano creditori e quanto prima verranno liquidati. Sono venuto qui a Marsala con buoni intenti e obiettivi precisi, che vanno oltre il Marsala Calcio, comprendendo il bene comune. Come già avuto modo di dire in altre circostanze, io sono un broker e un imprenditore – continua Gharbi -. La pandemia e le nuove elezioni comunali hanno fatto sì che il sindaco Massimo Grillo, si è trovato a risolvere problematiche più urgenti, evidentemente, per cui ho avuto diversi incontri con l’assessore allo Sport e con qualche dirigente del Comune di Marsala ai quali ho esposto i miei progetti per il Marsala Calcio e Marsala Città; gli stessi hanno richiesto documentazione dei fondi, e delle mie risorse economiche che sono state presentate, viste e condivise. Di contro mi sono state promesse determinate cose che, ahimè, non hanno avuto riscontro, anzi, l’Assessore allo Sport durante un’intervista ha dichiarato che “i fondi sono ipotetici”, dimenticando che gli era stato presentato anche un Diplomatico Internazionale, venuto di proposito a Marsala, interessato a fare degli investimenti economici nella città di Marsala. E loro cosa hanno fatto? NULLA, ASSOLUTAMENTE NULLA. Ho richiesto un’area dove poter costruire uno stadio nuovo ed ultramoderno, che avrebbe portato beneficio alla città creando nuovi posti di lavoro. Ho presentato un progetto strutturale, capace di aumentare il turismo del 5% ogni anno, di cui tutta la città avrebbe beneficiato a livello economico. E loro cosa hanno fatto? NULLA, ASSOLUTAMENTE NULLA. L’indomani della mia nomina ad Amministratore Unico del Marsala Calcio, avvenuta nel mese di novembre, ho chiesto che si cambiasse la convenzione per la gestione dello stadio Municipale “Nino Lombardo Angotta”. E loro cosa hanno fatto? NULLA. L’Unica risposta che ho avuto è stata la convocazione da parte del Dirigente di Settore per essere sottoposto ad un vero e proprio processo, in presenza dello stesso assessore allo Sport il quale dopo pochi minuti lasciava il luogo dell’incontro, processo che si è concluso con una multa pecuniaria per avere aperto lo stadio e permesso il giro di pista al feretro del giovane tifoso marsalese Federico De Vita, che ha perso la vita a seguito di un drammatico incidente stradale. Contestualmente lo stesso dirigente e l’intera commissione presente hanno espresso l’intenzione di togliere la convenzione per la gestione dello Stadio al Marsala Calcio; al che ho fatto presente che a queste condizioni sarei stato io a rinunciare alla convenzione; anche in questo caso mi è stato garantito che si sarebbero adoperati per cambiare la convenzione.E loro cosa hanno fatto? NULLA, ASSOLUTAMENTE NULLA”.

“Infine, qualche giorno fa – dice ancora l’amministratore unico del Marsala Calcio -, un geometra del Comune si è presentato allo stadio pretendendo di avere in dotazione le chiavi della porta carraia, in quanto all’interno dello stadio vi sono dei magazzini che il Comune utilizza come deposito, affermando anche che lui aveva il potere di entrare quando voleva, di giorno e di notte. Al che abbiamo fatto presente che le chiavi dell’impianto le detiene il Marsala Calcio e lo abbiamo invitato ad inviare via posta elettronica certificata la richiesta di entrare allo Stadio con indicati anche il giorno e l’orario. Il giorno dopo un mio collaboratore ed io siamo stati contattati da due ingegneri del Comune, e dallo stesso geometra del giorno precedente, i quali ci richiedevano le chiavi, e in particolare quest’ultimo ci ha persino minacciati esprimendo la volontà di rompere il lucchetto ed entrare allo stadio con la forza. Quest’ultimo fatto dimostra che non sono benvenuto nella bellissima Città di Marsala, che rinuncio alla gestione dello Stadio di Marsala e che lunedì 22/03/2021 verranno consegnate le chiavi dello stadio al Signor Sindaco di Marsala. Per concludere devo dire, inoltre, che sono state messe in giro voci e dichiarazioni tratte da interviste mai rilasciate. Come già ribadito più volte, l’UNICO CANALE UFFICIALE DI COMUNICAZIONE è la nostra pagina Facebook; tutte le altre dichiarazioni non sono veritiere, le altre pagine simili non fanno parte del Marsala Calcio. Chi legge deve sapere dove leggere. Sono stato criticato, ci può stare: quando qualcuno commette degli errori sportivi è giusto che venga criticato, ma fino ad oggi non credo di avere commesso errori di questo tipo. Sono stato preso in giro, e questo non lo accetto: perché si va a toccare l’uomo prima del professionista. Non lo accetto perché è offensivo, i miei parenti leggono questi insulti e le persone a me care, che mi vogliono bene, non possono leggere determinate offese, soprattutto dopo averci messo anima e cuore, tempo, salute, soldi, tutto. Criticare gli errori professionali è accettabile, le offese e gli atti di razzismo, seppur sui social network, e addirittura gli striscioni offensivi, questo non lo posso accettare. Perché in quel caso si va a intaccare l’uomo, e questo non lo permetto a nessuno. In ogni caso so che è solo una piccola minoranza a fare determinate cose e mi dispiace, perché inizialmente tutto era tranquillo e sereno, poi tutto d’un tratto è cambiato il clima nonostante ci fosse un accordo secondo cui le risposte definitive da parte mia sarebbero arrivate verso fine maggio. In ogni caso tempo al tempo, in ogni situazione. Mi prendo 48/72 ore per decidere sul mio futuro qui a Marsala. In ogni caso, sempre forza Marsala”.


Qui le parole di Gharbi: https://fb.watch/4oounmKiDw/

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