Scrive Antonella Milazzo sull’assenza di donne del Pd nel governo Draghi

redazione

Scrive Antonella Milazzo sull’assenza di donne del Pd nel governo Draghi

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giovedì 18 Febbraio 2021 - 16:31

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un intensificarsi di iniziative da parte delle Democratiche siciliane, un rinnovato entusiasmo ed una rinnovata volontà di partecipazione. Un vivace dibattito ha accompagnato l’uscita della proposta della Conferenza nazionale su un piano nazionale per l’occupazione femminile nell’ambito del Recovery Fund.
Ci siamo occupate con passione, a tutti i livelli di NextGeneratioEU, avanzando idee e soluzioni innovative. Abbiamo, ancora una volta, dimostrato competenza e capacità di approfondimento; abbiamo chiesto che, aldilà delle mere dichiarazioni di principio, le pari opportunità per tutti diventassero un obiettivo di interesse generale, dopo anni di studi e statistiche che ci dicono che i nodi da sciogliere sono sempre lì: giovani, donne e Sud. Ce ne siamo riempiti la bocca e le orecchie, ma sono sempre lì: se non si mettono sulla stessa linea di partenza i giovani, se non si valorizza il lavoro delle donne, se non riparte il Sud, ogni sforzo sarà vano e, parleremo, ancora una volta, di occasione perduta.

È (è stato?) per me un grande vanto essere dirigente del partito che, per primo, ha fatto dell’uguaglianza sostanziale un principio inderogabile, prevedendo la parità di genere in tutte le cariche di partito e nelle candidature. Ma, nell’anno di grazia 2021, non c’è una donna del PD in grado di ricoprire la carica di ministro, colpa dei capocorrente (ops…si può dire? O fa più political correct referente della sensibilità?) o dello scarso coraggio delle donne? A me sembra un grave ritorno al passato, credo che le donne che in questi anni hanno rappresentato il Partito Democratico in ruoli politici o istituzionali si siano sempre distinte per capacità e competenza e penso che l’attribuzione, adesso, esclusivamente di posti di seconda fila sia solo un’ulteriore mortificazione. Le grandi donne devono stare dietro grandi uomini? Torniamo a questo assunto ottocentesco? Qualcuno dirà: “meglio che niente”, ne siamo sicure? Io dico che, così facendo, abbasseremo la testa davanti all’ennesima mortificazione e che questo è invece il momento di dimostrare che abbiamo una volontà e obiettivi comuni, al di là delle correnti, delle aree e delle sensibilità che, sì, sono ricchezza ma non devono diventare gabbie.

Antonella Milazzo

componente Assemblea Regionale Pd Sicilia

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