Aborto e Mengele, sette associazioni scrivono al Vescovo: “Faccia sentire la sua voce autorevole”

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Aborto e Mengele, sette associazioni scrivono al Vescovo: “Faccia sentire la sua voce autorevole”

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martedì 02 Febbraio 2021 - 18:26

Sette sigle dell’associazionismo marsalese intervengono sulla vicenda del parallelismo tra Mengele e la legge 198 sull’interruzione di gravidanza, oggetto di un video intervento del parroco dell’Opera di Birgi don Bruno de Cristofaro. Sulla vicenda, che ha innescato un acceso dibattito a Marsala, finendo all’attenzione dei media nazionali, le locali sezioni di Anpi, Ande, Fidapa, Cif, i Centri Antiviolenza Casa di Venere e Metamorfosi e il circolo Arci Scirocco hanno deciso di inviare una lettera al Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, chiedendo una presa di posizione pubblica sull’argomento. Di seguito, il testo della lettera, inviata per conoscenza anche alla nostra redazione.

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Alla luce dei fatti incresciosi appena accaduti e per un diffuso clima di intolleranza che si respira nella nostra città di Marsala, ci rivolgiamo a Lei, S.E. Monsignor Mogavero, perché faccia sentire la Sua voce autorevole verso chi utilizza il ruolo di responsabilità che ricopre per indottrinare in modo distorto menti più o meno giovani. Noi, cittadine/i attive/i che ascoltiamo con ammirazione il linguaggio inclusivo e misericordioso di Papa Francesco, rimaniamo stupite/i da parole reazionarie, e manifestiamo preoccupazione per quanti mostrano chiusure nei confronti dei diritti civili.

Sappiamo che la Chiesa cattolica è contraria alla legge 194 riguardante “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”, ma riteniamo che una legge dello Stato Italiano, sottoposta a referendum, vada rispettata. Criminalizzare le donne, paragonandole ad uno dei più feroci aguzzini nazisti, va nel verso di un revisionismo storico inaccettabile. La Shoah, che letteralmente vuol dire catastrofe, non può essere paragonata a nessun altro evento ed utilizzare la Giornata della Memoria per fare ciò, offende i morti dei campi di sterminio. Illustre monsignor Mogavero, lasci che esterniamo il nostro sgomento per il revisionismo giunto fino ad esponenti della Chiesa. Con grande dolore, noi, che abbiamo studiato, ascoltato testimonianze, visitato luoghi della grande persecuzione, non possiamo permettere che si aggiunga male sul male già perpetrato. Questo giovane prete sembra colpevole di arbitrario revisionismo e vittima, al contempo, della dilagante presunzione dei frequentatori dei social, che si sentono autorizzati a qualsiasi esternazione.

È compito di ogni agenzia educativa, istituzione, associazione, centro antiviolenza, svolgere quanto è stato loro assegnato: diffondere messaggi positivi, supportare le persone più fragili, soprattutto in un periodo di isolamento e paura, qual è quello in cui viviamo. Peso non inferiore in questi tempi rivestono anche la povertà culturale ed economica di donne e uomini che non devono essere lasciati soli.

Noi, esponenti del terzo settore, riteniamo necessario un dialogo tra i protagonisti della vita della nostra città su questioni che toccano i valori che sono fondamento dello stato democratico e di una convivenza pacifica.

Nella certezza che non faccia mancare il suo apporto, rimaniamo in attesa della comunicazione della Sua disponibilità a percorrere con noi questo cammino.

Anpi, Ande, Fidapa, Cif, Centro Antiviolenza Casa di Venere, Centro Antiviolenza Metamorfosi, Arci Scirocco

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6 commenti

  1. Ai signori delle suddette associazioni vorrei ricordare che quando (perché tutti dobbiamo morire) saranno al cospetto del giudice Supremo, consiglierei loro di addurre diverse e altre forme di scuse che non sia quella dei diritti civili approvati da un parlamento, quando gli verrà chiesto conto dell uccisione di di innocenti nel grembo materno. Faccio loro i miei più calorosi auguri.

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    1. La Legge fu approvata dal parlamento dopo un referendum popolare!!!!! 1978

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  2. Volevo ringraziarvi di cuore per aver cancellato il mio post precedente. Complimenti, vedo che anche voi siete fautori del libero pensiero, I come i nostri midia nazionali. Cordiali saluti

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    1. Gentile lettore,
      nessuno ha cancellato il suo post. Quando lasciate i commenti agli articoli, per motivi che lei stesso intuirà, devono essere approvati da un amministratore. Quindi la invito, prima di lanciare accuse, a conoscere come funzionano i meccanismi del web. Non deve essere sua abitudine. Cordialmente

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  3. Che l’Arci, l’Anpi (ma di che?) e compagnia bella abbiano chiesto la testa di Padre Bruno mi pare tutto sommato comprensibile: è nel loro dna culturale.
    Ma che fra “questa accozzaglia di sigle” ci sia anche il CIF mi sorprende e mi addolora profondamente, essendo il CIF un’associazione cattolica.
    Ecco, a mio modo di vedere, il Vescovo dovrebbe, sì, intervenire, ma per riprendere le dirigenti fedifraghe di quella associazione.

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