Genco (CGIL):”a Marsala cantieri pubblici fermi, chiediamo un incontro con sindaco”

redazione

Genco (CGIL):”a Marsala cantieri pubblici fermi, chiediamo un incontro con sindaco”

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venerdì 22 Gennaio 2021 - 14:02

Piero Genco è da alcuni anni segretario della Camera del Lavoro di Marsala.

Nel mese di ottobre lei e i rappresentanti di Cisl e Uil vi siete incontrati con il neo sindaco di Marsala Massimo Grillo. Avete presentato una piattaforma di rivendicazioni e indicato alcuni suggerimenti. Cerchiamo di fare il punto su quanto è accaduto in questi mesi.

“Verrebbe da dire nulla o quasi. Ci eravamo lasciti con l’impegno di rivederci non appena approvato il Bilancio comunale per gettare le basi al nuovo strumento finanziario per il 2021. Il sindaco addirittura aveva proposto, e noi l’avevamo accettato, l’istituzione di un tavolo di concertazione periodico. Invece da allora non ci siamo più incontrati tanto è vero che la mia organizzazione ha inviato autonomamente una richiesta al sindaco circa un mese fa, ma da allora nessuna risposta”.

Voi avete scritto lo scorso mese assieme alla vostra organizzazione che si occupa dei lavoratoti edili. Perché?

“Insieme ai colleghi della Fillea Cgil avvertiamo l’esigenza di affrontare i temi di un comparto che è tra quelli che più stanno soffrendo la pandemia. Comprendiamo che le amministrazioni pubbliche sono impegnate a dare risposte a più comparti. Non comprendiamo invece come mai i pochi cantieri che erano aperti e che davano lavoro, sono stati sospesi. Magari ci sarà un motivo e noi, a nome dei lavoratori, vorremmo conoscerli”.

A quali cantieri si riferisce?

“Per esempio a quello della chiesa di San Giuseppe. Ai lavori a singhiozzo di via Alcide De Gasperi, a quelli dell’entrata secondaria del cimitero urbano. Poi ci sono alcune gare in appalto o addirittura espletate. Chiediamo al sindaco di conoscere quando inizieranno i lavori già finanziati per l’abolizione di alcuni passaggi a livello ferroviari e lo stato in cui si trova l’avvio dei lavori della bretella autostradale. Sono opere di grande interesse pubblico, ma in questo periodo di crisi profonda, anche migliaia di ore di lavoro“.

Voi nelle vostre richieste parlate anche di progettazioni future.

“Proprio nei giorni scorsi si è tenuta una riunione della direzione provinciale della Cgil per affrontare la questione relativa ai fondi del Recovery Fund. Sono somme importantissime ma che verranno assegnate con dei progetti mirati, se non si fa in fretta e bene rischiamo di non accedervi. Non si tratta di un finanziamento a pioggia ma mirato. Se non si approntano gli appositi progetti, quelle somme andranno ad altri comuni e ad altre provincie”.

Ci sono altri temi che avete trattato in direzione?

“Il principale sono le scadenze di fine marzo della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti. La collaborazione con il governo Conte su questi temi è stata utile e io credo che il sindacato debba insistere perché ci sia una proroga. Sarebbe un enorme dramma economico e sociale se si desse mano a centinaia di migliaia di licenziamenti”.

A proposito di “sociale” ci sono nuovi dati Inps che parlano di un aumento esponenziale delle richieste e delle conseguenti approvazioni, del reddito di cittadinanza. A Marsala come è la situazione?

“Faccio una premessa. Io, come del resto la Cgil nazionale, all’atto dell’approvazione abbiamo espresso molti dubbi. Eravamo convinti che dopo l’agio di natura economica ai singoli e alle famiglie la seconda parte, quella relativa all’occupazione, non avrebbe avuto un responso adeguato. Avevamo ragione il reddito di cittadinanza non ha creato posti di lavoro. Detto questo non possiamo non riconoscere che in tempo di crisi e di pandemia ci sono state centinaia di migliaia di famiglie in Italia che stanno letteralmente sopravvivendo grazie a quello che non doveva ma lo è di fatto, un sussidio di Stato. Oggi a Marsala e non solo, molti sopravvivono grazie anche alle pensioni degli anziani. Per quanto attiene agli ultimi mesi anche noi siamo in linea nei nostri Caf con l’aumento di richieste che si registra nell’intera Isola. Siamo oltre al 15% di nuovi richiedenti. Questo la dice lunga sullo stato di crisi che si registra nella città. In tanti, soprattutto lavoratori stagionali o in nero, quelli che io definisco i lavoratori in grigio, non possono più sopravvivere e chiedono sussidi vari e tra questi il reddito di cittadinanza”.

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