La Cooperativa sociale Badia Grande ha donato all’Amministrazione comunale di Trapani 300 bottiglie di olio extra vergine di oliva ricavato dalla molitura delle olive raccolte dai beneficiari del Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati) del Comune di Trapani nel terreno che circonda il Centro polifunzionale per l’integrazione degli immigrati, in contrada Cipponeri. La cerimonia di consegna si è svolta ieri all’interno del Centro, realizzato dal Comune con fondi ministeriali su un terreno confiscato alla mafia, che Badia Grande gestisce dal 2016 facendone un luogo di sperimentazione ed incontro tra persone provenienti da storie e culture diverse, aperto a tutta la cittadinanza.
Su ogni bottiglia è stata apposta un’etichetta con la scritta “Tesori e Tradizioni della nostra terra” ed i loghi della cooperativa Badia Grande e del Comune di Trapani.
Alla consegna erano presenti il vice sindaco e assessore ai servizi sociali del Comune di Trapani, Enzo Abbruscato, i volontari della Croce Rossa- Comitato di Trapani, Sveva Tatangelo e Giuseppe Corso, la coordinatrice dei progetti Siproimi gestiti dalla Cooperativa sociale Badia Grande, Greta Margagliotti, la responsabile del Siproimi del Comune di Trapani, Cristina Vultaggio, assieme ad una rappresentanza di beneficiari che, nel mese di novembre, hanno raccolto le olive dai 31 alberi presenti nel giardino della struttura, nell’ambito di un progetto integrativo promosso dall’equipe socio educativa della cooperativa Badia Grande.
«Non è la prima volta – spiega Greta Margagliotti, coordinatrice dei progetti Siproimi gestiti da Badia Grande – che l’equipe della Cooperativa promuove l’integrazione dei beneficiari nel territorio che li ospita facendo conoscere loro le tradizioni locali. Li abbiamo coinvolti, ad esempio, nella preparazione di alcune pietanze tipiche, come ‘mufolette’, le ‘sfince’ e le arancine. Questo progetto – aggiunge – è stato articolato in una parte teorica e in una parte pratica, con la raccolta vera e propria seguendo anche la molitura delle olive al frantoio. Abbiamo promosso, inoltre, iniziative solidali anche durante il lockdown con il progetto “Un dono da fratello a fratello” consegnando beni di prima necessità alla parrocchia Sacro Cuore».
La raccolta delle olive è durata circa 10 giorni e sono stati coinvolti complessivamente 11 beneficiari. «I beneficiari sono stati informati della finalità sociale che aveva la raccolta- racconta Cristina Vultaggio, responsabile del Siproimi del Comune di Trapani- e si sono offerti volontariamente di dare il proprio contributo con tanta dedizione; ho anche dovuto organizzare dei turni perché volevano partecipare tutti, perché sentivano davvero che stavano facendo qualcosa di utile per gli altri».
«Trapani è anche questa, non solo quella delle recenti cronache – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Enzo Abbruscato -. La donazione di questo olio è la dimostrazione che da un bene confiscato alla mafia può germogliare la solidarietà, innescando una catena umana che arriva fino a chi ne ha più bisogno. Ringrazio la cooperativa Badia Grande e soprattutto i beneficiari, autori di questo bel gesto, e la Croce Rossa che riceve materialmente l’olio portandolo, tramite l’iniziativa ‘Carrello Solidale’, direttamente sulle tavole dei cittadini trapanesi in difficoltà economica».
«Sempre più persone hanno bisogno e chiedono aiuto – dice Sveva Tatangelo, volontaria della CRI – stiamo ritornando al periodo del lockdown con tanta gente che non lavora e che non ha ricevuto ancora i soldi della cassa integrazione E’ una condizione inaspettata, difficile da affrontare che costringe chi avrebbe potuto trascorrere un Natale con tutti i confort, se non ci fosse stata la pandemia, a chiedere aiuto. Per fortuna che l’aiuto arriva da parte dei concittadini ed oggi anche da parte di questi ragazzi che vengono da lontano e che hanno deciso di dare una mano alla città di Trapani che li sta accogliendo. E questo è un gesto bellissimo!»