Il 3 novembre Click day per bonus mobilità per e-bike, monopattini e bici. Ecco come fare

redazione

Il 3 novembre Click day per bonus mobilità per e-bike, monopattini e bici. Ecco come fare

Condividi su:

venerdì 23 Ottobre 2020 - 00:49

Il vademecum sulle modalità di accesso

Dal 3 novembre sarà possibile richiedere il bonus mobilità per e-bike, biciclette e monopattini. Per l’occasione, ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha presentato una serie di raccomandazioni per affrontare la procedura online. Un iter che si divide in due fasi ben precise per i cittadini: la prima che riguardail rimborso delle spese sostenute dal 4 maggio al 3 novembre 2020 (60% fino a un massimo di 500 euro), mentre la seconda è rivolta a coloro che ancora non hanno effettuato acquisti e prevede un vero e proprio buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare direttamente sull’applicazione web del Ministero dell’Ambiente. L’attenzione di ANCMA è rivolta soprattutto alla prima fase, in quanto farà fede la data di inserimento della richiesta e non quella del documento di acquisto. Per questo sarà quindi necessario preparare la procedura con attenzione.

Da qui il vademecum dell’associazione con tre suggerimenti essenziali: ricordarsi di attivare prima del 3 novembre prossimo un’identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) se non già in possesso, scannerizzare il documento di acquisto intestato a proprio nome (fattura o scontrino parlante) e farne un documento in formato pdf, avere pronte le proprie coordinate bancarie per ricevere il rimborso. Per coloro che richiederanno invece il buono di spesa digitale da utilizzare dopo il 3 novembre sarà ugualmente necessaria l’identità SPID, mentre è importante sottolineare che la durata dello stesso è di 30 giorni (per spese effettuate entro 31 dicembre 2020).

ANCMA ricorda infine che possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i cittadini maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). 

Fonte: ANSA

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta