Marsala 2020, Di Girolamo diserta il confronto dell’Ande. Gli sfidanti incalzano su rifiuti, decoro e sicurezza

Ninny Bornice

Marsala 2020, Di Girolamo diserta il confronto dell’Ande. Gli sfidanti incalzano su rifiuti, decoro e sicurezza

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lunedì 28 Settembre 2020 - 06:50

Sembra che in questa campagna elettorale, a Marsala, non sarà possibile assistere a un confronto tra tutti e cinque i candidati a sindaco. Dopo quanto avvenuto all’iniziativa organizzata dalla fondazione “Di Leo” (in cui sono risultati assenti Alberto Di Girolamo e Sebastiano Grasso) anche alla tradizionale manifestazione dell’Ande si è registrata la defezione del sindaco in carica, ufficialmente impossibilitato a partecipare a causa dell’impegno con il Ministro Giuseppe Provenzano.

Moderato dalla presidente Giuseppina Passalacqua, il dibattito tra i quattro candidati presenti è scivolato via in maniera piuttosto lineare, se si eccettua un piccolo momento di tensione quando Sebastiano Grasso ha fatto riferimento a Dugo come “esponente leghista” e il docente dell’Università di Messina ha risposto piccato di non avere alcuna tessera e di presentarsi come “candidato civico”. Per il resto, si è registrato un sostanziale fair play tra i relatori, che hanno risposto alle varie domande preparate dall’Ande e, in chiusura, anche ad alcuni interventi della platea.

Sul decoro urbano, Sebastiano Grasso ha evidenziato la necessità di educare i cittadini all’amore per il territorio, facendo riferimento alla proposta del Movimento Popolare Arcobaleno di costituire una decina di centri culturali nelle varie aree della città. Massimo Grillo ha parlato della necessità di una mappatura di tutti i siti abbandonati e di prevedere progetti di riforestazione urbana. Aldo Rodriquez ha insistito sulla necessità di dare un’immagine più accogliente all’accesso al cuore della città, “infiorando” via Garibaldi. Giacomo Dugo ha sottolineato che non c’è manutenzione del verde pubblico, né delle strutture che vengono realizzate e poi abbandonate, illustrando brevemente la proposta del cosiddetto “quartiere felice”.

A ruota si è passati al sempre controverso tema della raccolta dei rifiuti. Grillo ha ribadito che 14 milioni è un costo record per un servizio pessimo, accusando l’amministrazione di aver pensato a fare numeri, senza tener conto dei disagi creati ai cittadini dal sistema di raccolta che è stato scelto. L’ex parlamentare ha poi accennato a soluzioni previste all’interno del suo programma per porre qualche modifica migliorativa al servizio. Per Aldo Rodriquez “non è possibile pavoneggiarsi del 65-70% di differenziata se non riusciamo a recuperare il restante 30%”. Da parte del Movimento 5 Stelle c’è la proposta di costituire dieci antenne “con altrettanti centri di raccolta, con tesserino e premialità sulla Tari”. Dugo è tornato a ricordare di aver previsto già nel 2016 che il progetto per la differenziata non si sarebbe rivelato adatto al territorio marsalese, nonché di aver presentato nel 2008 al sindaco Renzo Carini un progetto più economico, che però non fu accettato. Per Grasso, “la differenziata è un fallimento totale”; da qui la proposta di eliminare l’isola ecologica del Salato, salvo poi realizzarne una decina nel resto del territorio, incrementando al contempo la presenza di cestini pubblici.

Altro tema caldo è la violenza, che in alcuni casi a Marsala ha anche assunto connotati di tipo razziale. Rodriquez ha parlato di fenomeni di “delinquenza e ingestibilità” nel fine settimana, auspicando un lavoro sinergico tra enti competenti a partire dal prefetto, mettendo assieme forze di polizia di Stato con forze di polizia privata. Per Dugo, la sicurezza è un problema grave, che incide sulla qualità della vita. Grasso ha ricordato l’incremento degli episodi di violenza, nei confronti delle persone di colore, delle donne e anche della comunità LGBT. “Ho la sensazione che le istituzioni stiano perdendo il controllo del territorio”, ha ammonito Grillo che propone un tavolo tecnico permanente coordinato dal prefetto e l’applicazione del Daspo urbano nei confronti di chi delinque ripetutamente. “Sono temi su cui non ci si può dividere”, ha aggiunto Grillo, invitando il sindaco Di Girolamo ad evitare un linguaggio aggressivo in campagna elettorale: “La violenza parte da linguaggio violento. Dopo la campagna elettorale serve una pacificazione”.

Altro tema delicato è quello della crisi economica. Dugo ha evidenziato le contraddizioni di un sistema che per tanti anni si è retto grazie all’agricoltura e che adesso rischia di collassare. Al contempo, ha sottolineato che “tanti vivono mettendo a disposizione le proprie case agli immigrati”. Per Grasso occorre rilanciare il turismo e il welfare, riscoprendo sagre e il Jazz Festival. Grillo ha sottolineato l’esigenza di coniugare e promuovere con azioni concrete questo binomio e ha fatto riferimento alla necessità di promuovere Marsala destinazione turistica, lavorando in sinergia anche con altri Comuni come si sta provando a fare con San Vito Lo Capo, proponendo – tra le altre cose – la Festa della Vendemmia a ridosso del Cous Cous Fest. Aldo Rodriquez ha invece illustrato brevemente il progetto “Mise, Marsala is experience”: una piattaforma multimediale che possa permettere ai cittadini di interagire con tutto il territorio.

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